ROMA – Un cessate il fuoco immediato e la revoca delle restrizioni sull’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. È quanto saranno chiamati a votare oggi, i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in una bozza di risoluzione redatta dall’Algeria in coordinamento con gli Stati membri E10, i dieci membri non permanenti del Consiglio di sicurezza eletti per mandati di due anni.
Stando a quanto riporta l’agenzia Wafa, nella risoluzione, in cui la situazione umanitaria di Gaza è descritta come catastrofica, si chiede la revoca immediata e incondizionata di tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari, garantendone una distribuzione sicura, senza restrizioni e capillare attraverso le Nazioni Unite e i suoi partner umanitari. Si esige inoltre, il ripristino di tutti i servizi umanitari essenziali in conformità con questi principi, con il diritto internazionale umanitario e con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza. Wafa, scrive inoltre, che l’ambasciatore Riyad Mansour, osservatore permanente della Palestina presso le Nazioni Unite, ha sottolineato che “il Consiglio di sicurezza ha la responsabilità di fermare l’aggressione israeliana contro Gaza, denunciare coloro che commettono crimini contro i palestinesi e chiamarli a risponderne. Per l’ambasciatore “Israele non ha l’autorità di determinare il futuro dei popoli del Medio Oriente, in particolare dei palestinesi, che decideranno il proprio futuro con il sostegno della stragrande maggioranza delle nazioni”.
Intanto, dopo gli spari di ieri sulla folla che attendeva gli aiuti umanitari, la Gaza Humanitarian Foundation, organizzazione autorizzata da Stati Uniti e Israele, ha annunciato che oggi i siti non saranno operativi per avere il tempo svolgere il lavoro logistico necessario per accogliere folle più numerose.
Secondo il Time of Israel il giorno in più darà tempo alle IDF di preparare percorsi di accesso più sicuri ai siti di distribuzione prima della ripresa delle operazioni giovedì, ha affermato un portavoce della GHF, dopo che per il terzo giorno consecutivo si è verificato un incidente con numerose vittime tra i palestinesi nei pressi dei siti. La IDF ha anche rilasciato una dichiarazione in cui avvisa i palestinesi che sarà vietato nel frattempo circolare sulle strade che conducono ai siti di soccorso, in quanto considerate zone di combattimento.
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