LADISPOLI – Da una parte c’è la ciclabile che da Torre Flavia porterà alla stazione ferroviaria che tra polemiche, stop e riprese dei lavori a singhiozzo, si direbbe ormai prossimo al taglio del nastro. Dall’altra parte c’è invece un altro pezzo di tracciato rosso, finanziato da Città Metropolitana, che collegherà la città balneare a Fiumicino passando per il bosco di Palo e per Marina di San Nicola. A finanziarlo con circa un milione di euro, Città Metropolitana di Roma Capitale. Per quest’ultimo il cantiere è ancora in corso e ora, con qualche novità. A cominciare dai fondi necessari per la sua realizzazione. Si andranno a risparmiare 400mila euro. Con una determina dirigenziale, infatti, Palazzo Falcone, ha ridefinito la somma stabilendo una variazione della spesa al ribasso. Una scelta dettata da alcune prescrizioni della Sovrintendenza e nell’eliminazione di un tratto del tragitto, “resesi necessarie – si legge nel documento – per sopperire alle mutate condizioni dei luoghi e della circolazione cittadina rispetto alle previsioni di progetto originarie”. Si parla in totale di quattro cambiamenti in corso d’opera, di cui uno già attuato, ovvero il prolungamento della ciclabile su via Odescalchi fino all’incrocio di via Venezia per il collegamento alla pista esistente. Poi a seguire il circuito davVia Odescalchi ai giardini Felice Paris, l’eliminazione degli ultimi due tratti previsti su via Venere e via Mercurio e l’allungamento di via Tre Pesci fino al lungomare di San Nicola. A breve gli operai torneranno in azione per ultimare il piano nella zona sud. Dai giardini di via Ancona la ciclovia urbana si snoderà verso ponte Navarra e costeggerà il fosso Sanguinara. Come confermato nelle scorse settimane da Marco Pierini, assessore ai Lavori pubblici, ripercorrerà la Passeggiata Natali lungo il torrente, prendendo il ponte pedonale Bikila e tornando in via del Tritone fino a ricongiungersi in via Palo Laziale. Da qui il collegamento con Marina di San Nicola attraverso il bosco di Palo e il collegamento, poi, con Passoscuro. L’opera potrebbe vedere luce entro dicembre 2025. Sull’altro fronte invece, la ciclabile da Torre Flavia alla stazione, con tutte le sue criticità, tra attraversamenti pericolosi, restringimenti di carreggiata, sottrazione di parcheggi, sembra essere ormai giunta quasi al termine. Stessa cosa per la passerella sul lungomare sud che congiungerà il lungomare Marco Polo a via Sanremo. A mancare, come spiegato dall’assessore Marco Pierini, è solo qualche arredo «e tutta la parte del verde». Ma a essere dietro l’angolo non è solo l’inaugurazione dell’opera. Ci sono anche le criticità. Da una parte quelle causate dai vandali che hanno già danneggiato un tratto della passerella. Dall’altra parte ci sono dei tratti considerati pericolosi, soprattutto per i bambini, dagli stessi ladispolani. In alcuni punti sarebbero necessarie delle protezioni per evitare cadute pericolose. Intanto l’opposizione torna a puntare i riflettori sulla necessità di un piano urbano per la mobilità sostenibile: «Per questa giunta le piste ciclabili sono state più un problema che un’opportunità – ha commentato il consigliere di Ladispoli Attiva Fabio Paparella – Lo si capisce dall’assenza di tutta una serie di servizi indispensabili, come ad esempio le rastrelliere per le bici. E poi hanno modificato i progetti originari per non affrontare in maniera coraggiosa questa transizione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |