MILANO – Cavalli un tempo simbolo del potere mafioso oggi al servizio della collettività. È stato presentato questa mattina presso il Comando centrale della Polizia Locale di Milano in piazza Beccaria il nuovo servizio sperimentale di pattugliamento a cavallo delle aree verdi cittadine, che prenderà il via per la prima volta domani, venerdì 6 giugno.
I protagonisti? Olly, Sonny, Special, Virgola: cavalli sequestrati anni fa a Bartolomeo Iaconis, affiliato alla ‘ndrangheta e condannato per omicidio aggravato dal metodo mafioso. Animali che, grazie alla legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati- approvata 30 anni fa su iniziativa di Libera- oggi trovano nuova vita nei parchi di Milano, grazie alla collaborazione tra Comune e associazione Giacche Verdi Lombardia.
A costo quasi zero per l’amministrazione (appena 17.000 euro l’anno), il progetto unisce legalità, sicurezza urbana e inclusione sociale. Le Giacche Verdi continueranno a farsi carico di cure, alimentazione e gestione logistica dei cavalli, già addestrati per il servizio di Polizia. “Quando vennero sequestrati questi cavalli, non si immaginava che un giorno avrebbero avuto un ruolo sociale- ha detto Alessandra Dolci, coordinatrice della DDA di Milano-. Oggi pattugliano i parchi cittadini, simbolo vivente del riscatto possibile”.
I primi pattugliamenti si terranno al Parco Lambro: il venerdì dalle 13 alle 18, sabato e domenica dalle 9 alle 18. Otto agenti della Polizia Locale, selezionati su base volontaria, sono stati formati per operare a cavallo.
“Un presidio di sicurezza ambientale, ma anche uno strumento educativo” ha commentato il comandante della polizia locale Gianluca Mirabelli, in quanto “consentono un monitoraggio efficace nelle aree verdi non raggiungibili dai mezzi e rappresentano un punto d’incontro tra cittadini, forze dell’ordine e cultura della legalità”.
Una prima assoluta per Milano, che restituisce alla città non solo dei Cavalli, ma un messaggio forte contro il crimine organizzato e a favore del bene comune.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it