BOLOGNA – Torna in auge lo strumento finanziario del forfaiting.
A sottolinearlo è Marco Melchiorre Cavaliere, a capo di Verde Nuvola, l’associazione per l’educazione finanziaria, creata dallo stesso Cavaliere ed operante fra Napoli, Bologna e Milano.
“Nell’ambito della nostra attività, sempre alla ricerca di strumenti efficaci per agevolare la creazione di liquidità per le Pmi domestiche- spiega- abbiamo ripreso una forma in uso negli anni Ottanta e Novanta, per agevolare gli esportatori domestici, ovvero: il forfaiting. Si tratta di una forma di finanziamento a breve che riguarda la vendita pro-soluto di effetti cambiari che vengono ceduti in base al loro valore facciale, decurtato in ragione di un tasso di sconto a forfait”.
.In estrema sintesi, il forfaiting è uno strumento di finanziamento all’esportazione che consente all’esportatore di ottenere liquidità in anticipo, senza dover attendere la scadenza dei pagamenti concordati con l’importatore. In pratica, l’esportatore vende i propri crediti commerciali (ad esempio, fatture) al forfaiter, che li acquista a uno sconto.
Verde Nuvola, l’associazione creata da Marco Melchiorre Cavaliere come alto progetto di educazione finanziaria, si configura oggi come partner per l’internazionalizzazione delle imprese, processo tra i più efficaci per garantire crescita e sostenibilità a lungo termine. In un momento storico estremamente complesso, dove prevale l’incertezza del futuro e la conoscenza delle dinamiche legate all’espansione oltre frontiera risulta ancora più strategica, Verde Nuvola supporta le aziende di ogni dimensione a trovare nuovi mercati di sbocco, i più opportuni a seconda della tipologia di prodotto. E indica gli strumenti più idonei allo scopo.
Partendo dal presupposto che ogni impresa, a prescindere dalle dimensioni, può avviare un processo di internazionalizzazione, si tratta di trovare, per ciascuna, la formula migliore. “Per le piccole e medie imprese- indica Cavaliere- è opportuno pensare di presentarsi in forma aggregata su mercati esteri, con formule consortili o come associazioni temporanee di impresa”.
Inoltre, è bene chiarire quali sono le opzioni di internazionalizzazione che meglio rispondono agli obiettivi aziendali. “Per esempio- aggiunge- creare una rete commerciale, oppure avviare un sito produttivo nei Paesi individuati più profittevoli. O magari acquisire un’azienda in loco, per inserirsi su piazze già presidiate”. In tutti questi casi le imprese possono attingere, tra l’altro, ai sostegni finanziari o di garanzia forniti da due società a partecipazione statale vocate a implementare l’internazionalizzazione del sistema economico italiano. Si tratta di Sace e di Simest. La prima fornisce servizi assicurativi e finanziari per le imprese; la seconda, oltre a finanziamenti agevolati e a fondo perduto in caso di partecipazioni a fiere internazionali, favorisce soluzioni per la competitività internazionale.
“Sace, per esempio, interviene per assicurare l’impresa sul rischio Paese. Per il rischio legato a un cattivo pagatore, invece, può emettere garanzie a favore delle banche italiane che erogano il finanziamento all’imprenditore” dice ancora Cavaliere. Più in generale, le sue garanzie sono orientate sull’investimento oppure sullo smobilizzo crediti. E nel caso in cui l’azienda intende acquisire una società estera?
“Sace può emettere fideiussioni a favore dell’acquirente fino al 70% del finanziamento erogato da un istituto bancario”, precisa. Inoltre, poiché prima di approdare oltre frontiera è necessario conoscere bene il contesto e saggiare le possibilità di penetrazione che ha il proprio prodotto, “Simest investe sostenendo le aziende che intendono partecipare a fiere internazionali per farsi conoscere e conoscere. I bandi sono molti ed è importante sapersi attivare di conseguenza”.
Verde Nuvola si conferma, perciò, come un partner in grado “di accompagnare le imprese nell’individuazione degli strumenti che oggi sono a disposizione per questi obiettivi e per usarli al meglio delle loro potenzialità”, conclude Cavaliere.
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