Un inferno di fuoco alla facoltà di Agraria. Un incendio di grandi proporzioni che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi ma, fortunatamente, nonostante i danni ingenti, non ci sono stati né morti né intossicati. Un rogo che ha ferito tutta la città, che si è stretta intorno all’Ateneo esprimendo quel sentimento di appartenenza e condivisione che nei momenti difficili riesce tirare fuori. L’allarme è scattato ieri mattina intorno alle 10,15 quando dalla palazzina che ospitava gli uffici e i laboratori della facoltà si sono levate colonne di fiamme e fumo nero visibili a chilometri di distanza. Secondo una prima ricostruzione, le fiamme sono partite, per cause ancora in corso d’accertamento, dal tetto dell’immobile dove erano in corso dei lavori di impermeabilizzazione. La guaina utilizzata per questo tipo di lavoro, altamente infiammabile, e il vento hanno alimentato il rogo. Per fortuna in brevissimo tempo l’immobile è stato evacuato e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco supportati poi dai militari dell’Esercito. Sul posto anche la polizia locale e i carabinieri. Le operazioni di spegnimento dell’incendio sono state lunghe e complicate. Le fiamme in breve dal tetto hanno raggiunto il secondo piano. Si è temuto il peggio perché al primo piano c’erano i laboratori dove erano custodite sostanze altamente infiammabili, tra cui 500 litri di etanolo e bombole di protossido di azoto. Fortunatamente i vigili del fuoco sono riusciti a evitare il peggio. Durante le operazioni, che si sono protratte per tutta la giornata, sono state avvertite anche delle esplosioni all’interno dell’edificio. Questa mattina i vigili del fuoco torneranno sul posto per effettuare un controllo più approfondito, smassando il materiale per verificare che non ci siano ulteriori focolai nascosti. La verifica sulla qualità dell’aria, invece, è oggetto del lavoro dell’Arpa che ieri ha posizionato un campionatore. I risultati sono attesi nelle prossime ore. Intanto la Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Si indaga per incendio colposo. Titolare del fascicolo è la pm Paola Conti. Ieri a supervisionare le operazioni delle forze dell’ordine c’era anche il pm Massimiliano Siddi. Presenti sul posto anche il rettore Stefano Ubertini, il questore Silipo, il comandante dei carabinieri, Friano. Nei prossimi giorni verrà effettuata una consulenza tecnica per accertare l’origine esatta delle fiamme. L’Università ha sospeso le attività nelle sedi del Riello interessate dall’incendio. Per oggi e domani le lezioni dei blocchi A1, A2 e A3 di agraria saranno online sulla piattaforma Zoom. Gli esami sospesi. Dal 10 giugno, questi si svolgeranno nel Blocco B (Deb) in largo dell’Università. Per motivi precauzionale restano chiusi oggi anche il tribunale di Viterbo, che si trova proprio di fronte all’Unitus, e le scuole pubbliche e private, di ogni ordine e grado, situate entro un raggio di un chilometro dall’edificio di via San Camillo de Lellis. Interessati dalla chiusura l’istituto tecnico e tecnologico “Leonardo da Vinci”, tutti i plessi dell’istituto Francesco Orioli, la scuola primaria “Alessandro Volta”, la scuola d’infanzia Pilastro di via Minciotti, la scuola primaria Villanova di via Filippo Grispigni, la scuola dell’infanzia Villanova di via Garbini. |