ROMA – Era nascosto da tre settimane tra le sterpaglie il corpo senza testa di Denisa Maria Adas Paun, l’escort rumena di 30 anni scomparsa il 15 maggio scorso da un residence di Prato. Il cadavere decapitato è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione vicino ad un casolare abbandonato tra Montecatini Terme e Monsummano, dopo la confessione di Vasile Frumuzache, 32 anni. L’uomo, guardia giurata, è stato fermato nella giornata di ieri, mercoledì 4 giugno, quando ormai gli inquirenti avevano stretto il cerchio attorno al possibile omicida. La testa della donna è stata invece ritrovata carbonizzata in un campo, a diversi chilometri di distanza.
IL MOVENTE: “VOLEVA 10 MILA EURO IN CAMBIO DEL SUO SILENZIO”
“L’ho strangolata, le ho tagliato la testa e portato via il corpo dentro una valigia. Ho fatto tutto da solo”: ha confessato l’assassino in piena notte nel corso dell’interrogatorio davanti al procuratore capo Luca Tescaroli. E poi ha indicato dove ritrovare il cadavere. La procura farà richiesta di convalida del fermo e il gip si pronuncerà entro 48 ore. All’indomani della scomparsa della donna dal residence in cui riceveva i clienti, gli inquirenti avevano seguito inizialmente la pista del rapimento da parte di una banda di connazionali. Di fatto l’omicida reo confesso è rumeno come la vittima, ma che però è stata uccisa e il suo corpo brutalmente mutilato. A scatenare la furia di Vasile Frumuzache, sposato con due figli, residente a Monsummano Terme è stato, a suo dire, il ricatto della donna: “Quando le ho detto che ero una guardia giurata e che ero sposato lei mi ha detto che era in grado di arrivare a mia moglie, grazie all’aiuto di altre persone, e mi ha chiesto 10 mila euro in cambio del silenzio”, ha detto intatti l’omicida.
L’OMICIDIO E LO SCEMPIO DEL CORPO
Quindi i dettagli dell’ultima notte trascorsa con Denisa: dopo aver preso un appuntamento con lei nella app di incontri, la guardia giurata si è presentata alla stanza 101 del residence Ferrucci alle 22.50. Concluso un rapporto sessuale con la donna, l’ha poi strangolata e decapitata con un coltello, ha messo la testa della vittima in un sacco della spazzatura e i resti nel trolley, per portarla via. Poco dopo l’una di notte la telecamera dell’hotel lo riprende mentre esce con il trolley bianco della vittima e la carica sulla sua golf per tornare a casa sua a Monsumanno. Durante il viaggio compie l’errore di accendere i cellulari della vittima e gli inquirenti mettono insieme il puzzle: la cella agganciata vicino allo svincolo autostradale Prato Est, il Gps della Golf e i filmati delle telecamere vicino al residence Ferrucci a Prato.
La mattina dopo lo stesso racconta di aver dato fuoco alla testa della vittima nel giardino di casa sua, usando benzina e legna. Ora le accuse formalizzate nei suoi confronti restano omicidio e soppressione di cadavere.
DENISA COME VASILICA, SEX WORKER AMMAZZATE DAI LORO CLIENTI
Quello di Denisa Maria Adas Paun è il secondo recente caso di assassinio di una escort per mano di un cliente, balzato alla ribalta delle recenti cronache: risale infatti allo scorso 26 maggio il ritrovamento a Legnano, nel Milanese, del cadavere di Vasilica Potincu, sex worker di origini rumene, con un coltello infilzato nella schiena. Ad ucciderla un suo cliente italiano, Andrea Mostoni, che le aveva chiesto indietro 50 mila euro di bonifici regalati alla vittima.
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