LECCE – “Dedico questo premio a tutti i bambini di cui ho scritto in questi anni, alle mamme, ai papà per bene, quelli che non chiedono la casa famiglia e i prelevamenti coatti per strappare i figli dalle madri. In questi anni con l’inchiesta mamme coraggio abbiamo denunciato la violenza istituzionale, un mostro senza testa che non rende mai pienamente nessuno responsabile dei danni che arreca. E’ giusto che i cittadini sappiano cosa può accadere loro quando chiedono aiuto e giustizia allo Stato. Tante mamme mi scrivono che non denunceranno più abusi e violenza per il terrore di vedersi private dei figli”. Con queste parole la giornalista, vicecaporedattrice centrale dell’agenzia Dire, Silvia Mari De Santis, ha ritirato oggi a Lecce ed espresso gratitudine per il premio Renata Fonte.
La giornalista ha parlato anche della necessità di tutelare “il diritto di cronaca e di inchiesta, da salvaguardare come l’articolo 21 e la libertà di ogni cittadino di commentare le sentenze. Mi accusano di mettere troppo cuore, di essere di parte- ha concluso Mari De Santis- ma un giornalista ha il dovere di cercare la verità”.
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