(Adnkronos) – Dalla luna di miele alle accuse: tra Trump e Musk è guerra aperta. Quello che un tempo era un idillio quasi simbiotico in pochi mesi si è trasformato in una clamorosa rottura tra insulti al vetriolo. “Era prevedibile, stiamo parlando di due personalità che hanno una struttura fortemente narcisistica. Inevitabilmente, dopo una luna di miele, tra i due emergono rivalità e un bisogno patologico di competere con l’altro, di stare al centro della scena, di dimostrare al mondo chi è più bravo, grandioso e amato. Lo scontro a cui assistiamo è tra due egomaniaci ma uno solo prevarrà sull’altro”. Così all’Adnkronos Salute Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf), sullo scontro politico ricco di colpi di scena tra il presidente Usa Donald Trump e l’imprenditore fino a qualche settimana fa a capo del Doge – Dipartimento dell’efficienza governativa, che avrebbe dovuto formulare raccomandazioni alla Casa Bianca sul taglio delle spese e regolamenti del Governo federale.
“Per chi ha un ego smisurato il pensiero è sempre lo stesso: ‘in questa stanza c’è posto solo per il mio io'”, commenta Mencacci. “Stiamo assistendo ad una guerra tra due narcisisti molto diversi”, aggiunge lo psichiatra. “Trump è più teatrale, come abbiamo visto durante l’incontro-scontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi durante il quale ha voluto far vedere al mondo che lui è il leader unico. Musk, invece, è un narciso tecno-colto. L’esito di questa rissa comunque è sempre lo stesso: sminuire l’altro, cercare di fare alleanze per delegittimare l’avversario e magari farlo crollare. Una campagna denigratoria fatta di colpi bassi pur di far apparire l’altro inaffidabile, insicuro e incapace”.
Ma come finirà questa ‘guerra dei Roses’ alla Casa Bianca? Secondo Mencacci è presto per dirlo “ma è raro che tra due egomaniaci il rapporto si risolva in maniera educata e composta. E’ probabile che assisteremo ad un transitorio e momentaneo ravvicinamento a cui seguirà un’escalation di attacchi reciproci. Entrambi – fa notare l’esperto – vogliono fare la storia ma sul palcoscenico c’è posto solo per uno”. C’è poi una differenza di età tra il presidente Usa e Elon che ha già perso 33 miliardi dopo lo scontro. “Bisogna vedere quanto durerà questo conflitto. Forse a breve a vincere la partita sarà Trump ma più avanti potrebbe prevalere Musk che ha già lanciato un’accusa pesantissima ‘Donald è nei file di Epstein’, un bel siluro. O forse non vincerà nessuno, di sicuro i danni collaterali di questo scontro si riflettono su tutto il mondo” conclude.