ROMA – Dopo settimane di polemiche, si sono aperti questa mattina alle 7 i seggi per poter votare i referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza. Ci si potrà recare alle urne fino alle 23. Poi domani, 9 giugno, dalle 7 alle 15. Alla chiusura dei seggi inizieranno le operazioni di spoglio.
IL QUORUM
Per essere validi, i referendum dovranno raggiungere il quorum del 50%+1 degli aventi diritto. Per la prima volta è ammesso il voto per i fuori sede. Dall’estero possono votare gli elettori iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) o chi si trova temporaneamente per motivi familiari, di salute, di studio e lavoro e ne ha fatto richiesta entro le giuste tempistiche.
Per poter votare, occorre munirsi di documento di riconoscimento personale e tessera elettorale, sulla quale è indicato il seggio di appartenenza dove recarsi. In caso di smarrimento, deterioramento, cambio di residenza o esaurimento degli spazi per i timbri, nella due giorni di voto sarà possibile recarsi all’anagrafe o in un qualsiasi municipio e ritirarne una nuova in pochi minuti.
LAVORO E CITTADINANZA: I 5 QUESITI
Sono cinque i quesiti su cui esprimersi. Chi vota “Si” sceglie di abrogare la norma, in maniera totale o parziale. Chi vota “No” sceglie, invece, di mantenere le disposizioni vigenti.
Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione. Si chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act. Nelle imprese con più di 15 dipendenti, le lavoratrici e i lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 in poi non possono rientrare nel loro posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo. Scheda verde.
Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale. Riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. In quelle con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi una lavoratrice o un lavoratore può al massimo ottenere 6 mensilità di risarcimento, anche qualora una/un giudice reputi infondata l’interruzione del rapporto. Scheda arancione.
Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi. Punta all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine per ridurre la piaga del precariato. In Italia circa 2 milioni e 300 mila persone hanno contratti di lavoro a tempo determinato. I rapporti a termine possono oggi essere instaurati fino a 12 mesi senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo. Scheda grigia.
Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione. Interviene in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Arrivano fino a 500mila, in Italia, le denunce annuali di infortunio sul lavoro. Quasi 1000 i morti, che vuol dire che in Italia ogni giorno tre lavoratrici o lavoratori muoiono sul lavoro. Scheda rossa.
Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Propone di dimezzare da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana, ripristinando un requisito introdotto nel 1865 e rimasto invariato fino al 1992. Nel dettaglio si va a modificare l’articolo 9 della legge n. 91/1992 con cui si è innalzato il termine di soggiorno legale ininterrotto in Italia ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni. Il referendum sulla Cittadinanza Italiana non va a modificare gli altri requisiti richiesti per ottenere la cittadinanza quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un consistente reddito, l’incensuratezza penale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. Scheda gialla.
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