ROMA – “Non ho social media, non uso il cellulare, ma ho capito che tantissime persone hanno pregato per me e questa vicinanza mi ha molto commossa. Ha alleviato in parte il mio dolore in questi giorni difficili”. A parlare per la prima volta in tv e in esclusiva al Tg1 è la dottoressa del Nasser Hospital di Khan Younis, Alaa al-Najjar. La sua storia ha fatto il giro del mondo tramite i social: ha perso nove dei suoi dieci figli in un bombardamento dell’esercito israeliano, mentre lei era in servizio. Yahya 12 anni, Adam 11, Rakan 10, Eve 9, Jobran 8, Raslan 5, Rival 4, Sadin 3, Loqman 2, e Sidra 6 mesi. L’unico sopravvissuto all’attacco è stato Adam. Il marito, anche lui un medico del Nasser, dopo una settimana di coma è morto.
“Sono la dottoressa Alaa Al Najjar- dice la donna- lavoro come pediatra all’ospedale Al Nasr. Tutti sapete cosa mi è accaduto. Vorrei che Hamdi, mio marito, fosse qui con me. In tanti mi hanno chiesto di parlare, ma fino ad ora non l’ho fatto. Avrei voluto lo facesse lui”. Per la prima volta Alaa Al Najjar accetta di parlare in tv, ha il volto e il corpo coperti dal niqab. Accanto a lei c’è il piccolo Adam, unico dei suoi dieci figli sopravvissuto. Due dei suoi figli sono ancora sotto le macerie.
“Il mio unico desiderio ora è che il mondo intero viva in pace. Ringrazio l’Italia che si è detta disponibile ad accogliere e curare Adam- sottolinea- Spero che possa guarire completamente. Oggi Gaza è triste e mi dispiace partire. Lascio tante persone che stanno male. Adam però è tutto ciò che mi resta. Spero di essere perdonata”.
Adam ed altri bambini come lui verranno curati e lasceranno l’inferno di Gaza. Lui e la sua famiglia arriveranno mercoledì in Italia e verrà curato all’ospedale Niguarda di Milano. Interpellato dalla giornalista del Tg1 il bimbo dice: “Spero di guarire presto, dice, e un giorno di poter tornare a scuola”.
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