Affluenza con il freno tirato per i referendum su lavoro e cittadinanza. Alla chiusura delle urne questa sera alle 23 nella Tuscia ha votato il 18,61% degli aventi diritto, il 19,33% a Viterbo. Il comune dove c’è stata la maggiore partecipazione è stato Canepina con il 25,47%, quello con minore Tessennano con 8,91%. Per tutta la giornata l’affluenza è stata bassa. Alle 12 nella provincia si è attesta del 6,01% mentre a Viterbo città al 6,17%, per poi salire, alle 19 al 13,21% nella Tuscia e sul 13,64% nel capoluogo. Si è lontani dal quorum del 50% più uno degli elettori necessario affinché i referendum siano validi ma si vota anche nella giornata di domani dalle 7 alle 15. Complessivamente gli elettori chiamati alle urne nella Tuscia sono 239.541 di cui 122mila 600 donne e circa 117mila uomini. Nella sola città di Viterbo gli aventi diritto sono 51.094. Per l’incendio che ha colpito la sede del dipartimento di Agraria dell’Università della Tuscia, alcuni seggi elettorali sono stati trasferiti. In particolare, le sezioni 16, 19 e 21, normalmente ospitate dall’ITT Leonardo da Vinci, sono state spostate all’IIS Paolo Savi. Le sezioni 17, 18, 23 e 24, solitamente allestite presso la scuola primaria A. Volta, hanno trovato invece collocazione alla scuola secondaria di primo grado P. Egidi. Cinque i quesiti referendari abrogativi di cui quattro sul lavoro e uno sulla cittadinanza. Come detto, affinché i referendum siano validi dovrà recarsi alle urne almeno il 50% più uno degli elettori. In caso contrario, le norme resteranno in vigore. I cinque referendum riguardano: l’abrogazione del contratto di lavoro a tutele crescenti: si chiede di cancellare le norme che disciplinano i licenziamenti illegittimi per i lavoratori assunti con contratto a tutele crescenti. I licenziamenti nelle piccole imprese: si propone l’abrogazione parziale della norma che regola indennità e reintegro nei casi di licenziamento in aziende fino a 15 dipendenti. I contratti a termine: si propone di modificare la normativa sulla durata massima, proroghe e rinnovi dei contratti di lavoro a tempo determinato. Appalti e infortuni: si vota sull’eliminazione della responsabilità solidale del committente nei confronti degli infortuni subiti da lavoratori di ditte appaltatrici o subappaltatrici. Cittadinanza agli stranieri: il quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza richiesto agli extracomunitari maggiorenni per poter richiedere la cittadinanza italiana. |