SANTA MARINELLA – “In un contesto che dovrebbe puntare alla trasparenza e alla serietà, assistere a un attacco così palesemente strumentale, basato su pretesti minimi e proveniente da chi ha un passato tutt’altro che limpido è davvero sconfortante”. Questo il commento del sindaco in risposta alle affermazioni rilasciate dal commissario cittadino della Lega Giuseppe Maddaloni in merito al presunto uso dell’auto istituzionale fatto dal sindaco Tidei. “Non credete che i cittadini meritino un confronto più onesto e basato sui fatti concreti? – domanda il sindaco – il sindaco andrà a giudizio per un presunto peculato d’uso di appena 80 euro. Lo deciderà a settembr il giudice interpellato dalla Procura. Il sindaco, durante l’indagine, ha sempre ammesso i fatti. Stiamo parlando di un utilizzo minimo di un bene pubblico circa 80 euro, paragonabile a un impiegato che usa la connessione internet dell’ufficio per controllare il meteo ogni weekend e per leggere ogni giorno le notizie online. Per un reato di questa natura, l’elemento chiave è proprio la “rilevanza” insieme all’occasionalità”, palesemente assenti. La vera commedia degli orrori la mette in scena, stracciandosi le vesti e gridando allo scandalo, la Lega del commissario Giuseppe Maddaloni che, da sprovveduto, ora si erge a paladino della moralità e chiede le dimissioni del sindaco. La stessa Lega, quando era al potere a Santa Marinella, ha avuto il suo bel da fare con vicende ben più gravi, ma Maddaloni non lo sa o fa finta? Parliamo di periodi in cui, e i fatti lo dimostrano, con la Lega al potere, è sparita una intera copertura della tribuna dello stadio, quando ogni computer comunale costava cifre astronomiche qualcosa come 3000 euro all’anno. In materia di auto e di rispetto della legalità, l’amministrazione della Lega era talmente distratta che, durante la campagna elettorale, un’auto del Comune faceva tre pieni di benzina al giorno, consumando circa mille litri a settimana con carta carburante numero 410. Ovviamente il sindaco della Lega aveva un autista personale, assunto con l’articolo 90 e una sua auto a disposizione. Come fa, quando ha diligentemente taciuto di fronte al proprio sindaco che nell’ottobre 2019 fu condannato a un anno in primo grado per abuso d’ufficio? La Lega non disse niente neanche quando il suo sindaco fu effettivamente rinviato a giudizio dal gip, per corruzione nel processo “mafia litorale”, poi andato prescritto. Come fa Maddaloni oggi a chiedere le dimissioni del sindaco per un peculato di 80 euro prima di sapere se ci sarà davvero o meno un rinvio a giudizio? Come fa Maddaloni a essere così sprovveduto? La Lega, una pedina al servizio delle altrui manovre. Anche a destra hanno sentito puzza di bruciato sulla vicenda dell’auto dei vigili fotografata a Ciampino. L’esposto da cui la Procura ha infatti preso le mosse, è un capolavoro di inconsistenza, basata su una denuncia anonima, di un impiegato anonimo che cita un parente, anch’egli anonimo, che avrebbe riconosciuto l’auto del sindaco all’aeroporto, il tutto corredato da una foto in cui però non si vede nulla. Ben sedici consiglieri su venti hanno sentito puzza di bruciato e non hanno firmato l’esposto che porta solo quattro firme, di cui due di consiglieri appena cacciati dal sindaco fuori dalla maggioranza di governo. Questo dimostra che persino all’interno del loro stesso schieramento di destra c’è chi riconosce la natura pretestuosa e politica di questo attacco”. “Si tratta di una manovra orchestrata da chi cerca disperatamente una vendetta – conclude la nota stampa – per aver perso anche le ultime elezioni e da qualche tempo a questa parte le prova tutte. E la smemorata Lega di Maddaloni si associa come ultima ruota del carro, non è riuscita a guadagnarsi neanche un posto in consiglio comunale e si lascia suggerire e strumentalizzare, per mero interesse politico, perché, come ha dimostrato nel tempo, della legalità alla Lega di Santa Marinella non è mai fregato niente”. ©riproduzione riservata |