ROMA – “Cooperazione circolare” è il titolo del nuovo progetto che l’associazione salesiana Don Bosco 2000 porterà in Mali, per garantire formazione e accesso al lavoro per ragazze e ragazzi candidati alle migrazioni irregolari, oltre che momenti di condivisione e informazione sui rischi che comporta raggiungere l’Europa attraversando il deserto, la Libia e il Mediterraneo. L’idea ha già trovato realizzazione in Senegal e Gambia, altri Paesi da cui partono migliaia di persone. A proporre di portarla in Mali, nella regione occidentale di Kayes, è stato un migrante, Ali Traoré, “cooperante circolare”, laureando all’università di Messina e responsabile del desk Mali per Don Bosco 2000.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it