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Usa, senatore dem Padilla in manette per una domanda alla ministra trumpiana


ROMA – “Se questo è ciò che fanno a un senatore degli Stati Uniti per aver posto una domanda, immaginate cosa fanno ai braccianti agricoli, ai braccianti giornalieri, ai cuochi e agli altri immigrati non violenti che prendono di mira in California e in tutto il Paese. O a qualsiasi americano che osi parlare”. Questo il monito che il senatore democratico Alex Padilla – il primo di origini latinoamericane eletto al Senato – lancia sui social, condividendo il video che mostra il momento in cui viene fermato.

COSA È SUCCESSO

La vicenda, rilanciata dai principali media statunitensi, è avvenuta ieri a Los Angeles, in California, città epicentro da venerdì di proteste per denunciare arresti e deportazioni di migranti senza documenti da parte della polizia dell’Ice, che ha visto l’invio della Guardia nazionale da parte dell’amministrazione Trump.Ieri, presso la sede dell’Fbi di Los Angeles, la segretaria per la Sicurezza interna Kristi Noem stava tenendo una conferenza stampa sulla macchina della sicurezza messa in campo per rispondere ai cortei quando Padilla – che secondo la Cnn si trovava nell’edificio per altri motivi – ha raggiunto la sala e interrotto il discorso di Noem: “Ho delle domande per lei” ha detto. Ma il senatore non è riuscito a completare neanche una frase: immediata la reazione degli agenti che lo hanno trascinato fuori, scaraventato a terra e ammanettato, come mostrano i video che circolano da ieri online.

NOEM: “PADILLA NON SI È IDENTIFICATO”

La responsabile del dipartimento per la Sicurezza interna (Dhs) ha spiegato: “Gli agenti hanno pensato che si trattasse di un aggressore e hanno agito di conseguenza. Avrebbe dovuto identificarsi”. Nel video però si sente Padilla scandire il suo nome e il suo incarico. Alla fine il senatore non è stato tratto in arresto e non subirà conseguenze legali. Non è il primo caso in cui esponenti delle istituzioni vengono fermati con brutalità, da quando si è insediata l’amministrazione Trump, che ha dato il via a raid contro presunti cittadini irregolari, compresi statunitensi dai tratti non caucasici oppure minori nelle scuole.

COLLOQUIO “PROFICUO” TRA NOEM E PADILLA

La responsabile del Dhs ha assicurato che dopo l’incidente, ha avuto un colloquio “proficuo” col senatore democratico “di 15 minuti. Siamo in disaccordo sul 90% delle cose, ma ci siamo scambiati il numero di telefono e continueremo a parlarne”.

After he interrupted our press conference with law enforcement, I met with Senator Padilla for 15 minutes. We probably disagree on 90% of the topics but we agreed to exchanged phone numbers and we will continue to talk—that is the way it should be in this country.I wish he… pic.twitter.com/WdDs26jyCY— Secretary Kristi Noem (@Sec_Noem) June 12, 2025

PADILLA: “SÌ ALLA PROTESTA, MA SIA PACIFICA”

Padilla, in vista delle prossime iniziative di protesta già in programma a Los Angeles ma anche tante altre città del Paese, ha invocato la calma: “C’è molta preoccupazione, tensione, ansia e molte persone stanno iniziando a fare progetti su cosa faranno o non faranno questo sabato. Incoraggio tutti a protestare pacificamente, proprio come ho fatto io, ascoltando con calma e serenità quella conferenza stampa. Non smetto di lottare per i cittadini”.In una intervista ha poi detto: “La California è lo Stato più diversificato del Paese, con il maggior numero di immigrati. Abbiamo anche la più grande economia del Paese, la quarta al mondo. Questo non nonostante il duro lavoro dei nostri immigrati – come lavoratori, consumatori e innovatori – ma grazie a loro. Meritano di meglio che vivere nella paura di essere fatti sparire, detenuti o deportati senza un giusto processo dall’amministrazione Trump”.

NOEM: “MILLE DOLLARI E VOLO GRATIS A CHI SI AUTODEPORTA CON L’APP”

Quanto a Noem, in uno degli ultimi post ha ribadito la posizione della Casa Bianca: “Il nostro messaggio agli immigrati clandestini è chiaro: andatevene ora”. Quindi, la proposta: “Il contribuente statunitense offre generosamente 1.000 dollari e un volo di ritorno gratuito a chi si trova illegalmente nel Paese tramite l’app Cbp Home. L”autodeportazione è il modo migliore, più sicuro ed economico per lasciare gli Stati Uniti ed evitare l’arresto. Se non ve ne andate ora, vi troveremo, vi arresteremo e vi deporteremo”.
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