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‘Weimar plus’, focus sull’aumento delle spese militari


ROMA – Sicurezza attraverso unità e maggiori spese militari: questa la cifra dell’impegno assunto dai ministri degli Esteri di Italia, Polonia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Alta rappresentanza della politica estera e di sicurezza dell’Ue nei confronti della Nato. A Roma ieri, presso Villa Madama, la formula estesa del vertice ‘Weimar Plus’ – tradizionalmente composto da Polonia, Francia e Germania, a cui per la prima volta ha preso parte la Nato – si è concluso con la volontà di mandare un messaggio di compattezza anche e soprattutto all’Ucraina, e quindi, a Mosca, affinché, è stato detto, si “renda Kiev in grado di difendersi e negoziare il cessate il fuoco da una posizione di forza”.

TAJANI: “AVERE UN OBIETTIVO FISSO PER LA SICUREZZA, DALL’UCRAINA AL PORTOGALLO”

“Il mondo di oggi è piu pericoloso” ha detto il ministro degli esteri tedesco Johann Wadephul, “per questo l’Ue deve investire in difesa e infrastrutture, per diventare un pilastro forte nella Nato”. Il suo omologo polacco Radoslaw Sikorski si è detto convinto che “la sicurezza euratlantica dipende dalla nostra capacità di gestire la minaccia russa”. Alla luce di queste premesse, obiettivo principale del vertice è stato accogliere la richiesta giunta dell’Alleanza atlantica di aumentare le spese militari, raggiungendo il 5% del Pil. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha indetto a Roma questo evento, ha tuttavia sollevato due necessità: “Servono almeno 10 anni e flessibilità per raggiungere questo obiettivo, che- ha tenuto a ribadire- trova l’Italia favorevole. Siamo ottimisti, troveremo un accordo. L’importante”, ha aggiunto il capo della Farnesina, “è avere un obiettivo fisso per la sicurezza, dall’Ucraina al Portogallo. Penso sia importante fare questo nella Nato laddove gli Stati Uniti fanno molto”. L’orizzonte è il vertice Nato all’Aia, in Olanda, dal 24 al 26 giugno prossimi, ma anche il vertice del G7 in Canada il 21 giugno e il Consiglio europeo del 26 e 27 giugno.

RUTTE: ALL’UCRAINA “VA GARANTITA LA MIGLIORE POSIZIONE POSSIBILE NELLA GUERRA”

“La Nato è unita” ha affermato il segretario generale della Nato Mark Rutte, a sua volta convinto che non solo l’Ucraina, ma l’intera Alleanza atlantica debbano rafforzare i propri sistemi di risposta militare per difendersi dalle armate di Mosca: “Bisogna spendere di più” afferma. Secondo punto, “la produzione: non facciamo abbastanza” avverte il segretario Nato, che argomenta: “Quando un paese ordina dei Patriot ci vogliono 10 anni e magari servono entro 24 ore. Le industrie di Stati Uniti e Canada sono celeri ma servono più linee di produzione, senza un aumento dei prezzi”. Rutte ha citato poi il dossier Ucraina: “le va garantita la migliore posizione possibile nella guerra ancora in corso e poi, quando ci sarà il cessate il fuoco, affinché Putin non riprovi mai più” ad attaccarla. Nella dichiarazione congiunta, i firmatari hanno assicurato il loro favore per gli “sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti e i recenti colloqui tra Ucraina e Russia come un passo verso una pace globale, giusta e duratura”.

SYBIHA: “CON MOSCA LA DIPLOMAZIA DI PACE NON FUNZIONA”

“Servono maggiori pressioni finanziarie: con la Russia la diplomazia di pace non funziona” ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha, invitato per la seconda sessione dei lavori del vertice. Il ministro ha provato così a inviare un appello a tutti i 27 governi dell’Unione, chiamati presto ad approvare il diciottesimo pacchetto di sanzioni proposto in settimana dalla Commissione Ue: “Sono ottimista che ci riusciremo” ha commentato l’alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea Kaja Kallas, “soprattutto perché in questo momento gli Stati Uniti stanno preparando a loro volta un pacchetto di sanzioni”.

KALLAS: “ALLEANZA ATLANTICA PIETRA MILIARE DELLA NOSTRA DIFESA COLLETTIVA”

Kallas ha infine ricordato gli 800 miliardi messi sul tavolo da Bruxelles per il progetto RearmEu: “La prossima settimana l’Ue proporrà anche maggiore flessibilità per gli approvvigionamenti e i finanziamenti, tutti punti che l’industria della difesa ci ha sottoposto all’attenzione”. Kallas ha concluso: “Un’Unione europea più forte significa anche una Ue più affidabile per i nostri alleati”. Nella dichiarazione finale, si legge: “L’Alleanza atlantica rimane la pietra miliare della nostra difesa collettiva”, ciò nondimeno “i Paesi europei devono svolgere un ruolo ancora più rilevante nel garantire la propria sicurezza”. Ma per gli attori di Weimar Plus c’è solo la guerra russo-ucraina da pacificare, ma anche “nel Mediterraneo, in Africa, nei Balcani occidentali, nella regione del Mar Nero e nella regione Mena, in un contesto profondamente segnato dall’attacco del 7 ottobre e dalle sue conseguenze, con la necessità di ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi presi da Hamas e un immediato cessate il fuoco a Gaza”.
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