ROMA – “Mi sembra di rivivere gli Anni 50 e 60 della grande industria: è tutto da costruire e regolamentare e da eliminare le problematiche che impediscono a professionisti e imprenditori che vogliono lavorare in maniera corretta e coerente in questo mercato”. A parlare, con l’agenzia Dire, Mauro Tarsia, consulente aziendale e docente Its Academy per la Logistica, a margine dell’incontro organizzato a piazza Sempione, a Roma, da Ugl Servizi e Merci e dedicato alla logistica in Italia: idee, proposte e punti di vista per affrontare uno dei settori più strategici del Paese.
“Siamo qui per discutere delle problematiche sta affrontando il comparto della logistica italiana- ha detto ancora- Da una parte abbiamo le aziende che chiedono tecnici specializzati, competenza, dall’altra hanno il problema di inserirli in strutture aziendali poco formate e poco competenti. C’è tanto da lavorare, da sistemare per quanto riguarda appalti e subappalti e soprattutto le conoscenze, la capacità di costruire contratti e collaborazioni importanti”.
In italia “abbiamo scoperto in ritardo rispetto a tutti gli altri quanto è importante la logistica. Una scoperta fatta grazie al covid. Abbiamo capito che se le merci non si muovono, se le persone non si muovono, un paese si ferma. Oggi siamo di fronte a punte di iceberg, di aziende performanti. Ma la stragrande maggioranza delle aziende italiane è arretrata, dal punto di vista contrattuale, organizzativo, della tecnologia, quindi c’è tanto da fare”.Per Tarsia “è questo il momento di approfittare di questa situazione, perché si può legiferare, si può organizzare, indirizzare aziende a rispettare regole scritte. Se interveniamo con nuove regole, quando già le aziende si sono mal organizzate, tutto diventa più difficile”.
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