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Viterbo Lisbona uniti da papa Giovanni XXI

Viterbo, città dei Papi, martedì 17 giugno ospiterà un evento internazionale di grande valore spirituale e storico per commemorare la figura dell’unico pontefice portoghese: Papa Giovanni XXI. Una giornata che sarà anche occasione per presentare la riapertura e il restauro della cappella di San Filippo Neri e per l’inaugurazione del monumento al papa portoghese, sepolto a Viterbo. Per la tomba di papa Giovanni XXI è un ‘ritorno’ in uno degli spazi della cattedrale di San Lorenzo che l’ha già ospitato nei vari secoli, dato che questa attuale è la settima sepoltura che avviene all’interno del duomo. Un evento che vedrà la presenza delle autorità ecclesiali e civili di Lisbona: il prefetto del dicastero per la cultura e l’educazione cardinale Jose Tolentino de Mendonça, il patriarca di Lisbona monsignore Rui Manuel Sousa Valério, l’ambasciatore del Portogallo presso la Santa sede Domingos Teixeira de Abreu Fezas Vital e il rappresentante del Comune di Lisbona Felipe Anacoreta Correia. Per l’occasione sarà a Viterbo anche una delegazione di sacerdoti del collegio portoghese di Roma. La traslazione della tomba e il recupero della cappella di San Filippo Neri si inseriscono in un progetto di più ampio respiro che sta portando avanti il vescovo Orazio Francesco Piazza. “Un intervento che nasce da una mia esigenza di rivisitare la struttura della cattedrale. Realizzando un’opera di recupero che non andasse a confliggere con la dignità liturgica e che restituisse il rispetto dovuto a un’importante figura storica che torna nello spazio originario” spiega il vescovo. “Ora il monumento sepolcrale del papa risalta e vicino sarà apposta una targa, realizzata dalle autorità di Lisbona, per raccontare la figura del pontefice portoghese” aggiunge. Un intervento di recupero sostenuto economicamente anche dal comune di Lisbona, a testimonianza della rilevanza attribuita alla figura dell’unico papa lusitano, e i cui lavori sono stati seguiti con particolare attenzione effettuando anche due sopralluoghi in loco. E per quanto riguarda il convegno, che si terrà nella sala Alessandro IV del palazzo papale con inizio alle ore 16.30, “l’approccio su cui si è puntato è stato quello di dare massimo risalto alla figura di Giovanni XXI”. E qualche cenno sul pontefice è stato fornito in conferenza stampa da don Luigi Fabbri, vicario generale e rettore della Cattedrale di Viterbo. “Figura poliedrica, docente di logica all’università di Parigi, di medicina a Siena, medico personale di papa Gregorio X, autore di oltre 100 opere tra cui trattati di alchimia e zoologia. Un pontificato breve, di soli 8 mesi, ma è l’unico papa posto da Dante in paradiso”. Tre i momenti che caratterizzeranno la giornata del 17 giugno, dettagliati da don Massimiliano Balsi, vicario Episcopale ambito cultura e tradizioni: “Quello dell’accoglienza istituzionale da parte della città con la delegazione portoghese che, alle ore 11 accompagnata dal vescovo, incontrerà la sindaca Frontini in Comune, alle 16,30 il convegno a Palazzo dei Papi con i saluti istituzionali del vescovo Piazza, delle autorità ecclesiali e civili portoghesi e della soprintendente Margherita Eichberg, a seguire la presentazione della figura di papa Giovanni XXI a cura di padre Pedro Daniel F. Marques e dei lavori di restauro del monumento sepolcrale e della riapertura della cappella di San Filippo Neri con gli interventi di Santino Tosini, direttore ufficio Beni Culturali ed edilizia di culto della Diocesi, e di Vittorio Cesetti. Alle 18.30 poi la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale José Tolentino de Mendonça, concelebrata con il vescovo Piazza e a seguire la benedizione del monumento e della cappella restaurata”. Santino Tosini ha curato la fase progettuale e dei lavori dell’operazione di recupero della cappella in cui è stato ricollocato il monumento a papa Giovanni XXI. Intervento che ha visto la rimozione di una parete e la sistemazione e “ora è un ambiente di grande luminosità”. Un progetto, la cui idea è nata circa un anno fa, realizzato in poco meno di sei mesi: “I lavori sono iniziati dopo il 6 gennaio di quest’anno” sottolinea. E ridare luminosità all’intero edificio di culto è l’imperativo dettato dal vescovo Piazza per il progetto di riqualificazione più ampia che intende attuare. “Perché la cattedrale è il simbolo dell’unità della Diocesi e di tutto il territorio ed è doveroso dare la giusta dignità alle potenzialità che contiene” evidenzia il vescovo che poi conclude il suo intervento con una riflessione che è anche un interrogativo: “Perché non ci sono eventi che celebrano San Lorenzo, a cui è dedicata la cattedrale ed è anche il patrono di Viterbo?”.

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