30.1 C
Roma

Perché tutti parlano dello Stretto di Hormuz: cosa succede davvero e cosa rischia il mondo


ROMA – Il riaccendersi del conflitto tra Israele e Iran ha riportato sotto i riflettori uno dei punti più strategici e vulnerabili del commercio globale: lo Stretto di Hormuz. Questa sottile via d’acqua, larga appena 30 chilometri nel suo punto più stretto, collega il Golfo Persico al Golfo dell’Oman e, da lì, all’Oceano Indiano. Ogni giorno vi transitano oltre 20 milioni di barili di petrolio, pari a circa un terzo del greggio trasportato via mare nel mondo.

L’Iran, che domina la riva settentrionale dello stretto, ha più volte minacciato di bloccare il passaggio marittimo in caso di attacco diretto al proprio territorio. Le manovre militari e gli attacchi reciproci con Israele hanno reso questa eventualità meno remota di quanto si ritenesse solo poche settimane fa.

IL RISCHIO GUERRA ASIMETTRICA E AUMENTO DEL GREGGIO

Lo scenario più temuto è quello della cosiddetta “guerra asimmetrica”, con sabotaggi, mine navali o attacchi mirati a navi mercantili. Anche un semplice aumento del rischio percepito può far salire in modo vertiginoso i prezzi del greggio, come già accaduto in questi giorni. Il petrolio ha registrato un’impennata superiore al 7%, riportando il barile sopra i 74 dollari: il più forte rialzo giornaliero dalla guerra in Ucraina nel 2022.

Ma non è solo il petrolio a transitare da Hormuz. Attraverso lo Stretto passano anche le forniture di gas naturale liquefatto (GNL), in particolare dal Qatar verso Europa e Asia. Un blocco, anche temporaneo, delle rotte marittime avrebbe ripercussioni immediate sulla sicurezza energetica globale e sull’’inflazione internazionale. Tra i paesi più esposti vi è la Cina, che importa circa 1,5 milioni di barili al giorno proprio dall’Iran.

Dal punto di vista geopolitico, lo Stretto di Hormuz è la linea che separa l’Iran dalle monarchie sunnite del Golfo, molte delle quali ospitano basi militari statunitensi. Una sua chiusura o anche solo la minaccia concreta di interferenza nei traffici navali metterebbe in crisi non solo l’economia, ma anche gli equilibri strategici dell’intera regione.

Al momento, nonostante le minacce verbali, lo Stretto di Hormuz non è mai stato chiuso.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

ULTIME NOTIZIE

Investimento sui binari: tragedia alla stazione di Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Tragedia questo pomeriggio, poco dopo le 17, alla stazione ferroviaria. Un uomo...

Ferrara, bambino muore dopo un tuffo in piscina

(Adnkronos) - Un bambino tedesco di sei anni, che si trovava in un...

Conte: “Da Meloni soldi per le armi ma non per le liste d’attesa in ospedale”

ROMA - "I cittadini in lista di attesa in ospedale mentre i comitati d'affari...

Bayern, subito goleada al Mondiale per Club: 10-0 all’Auckland

(Adnkronos) - Il Bayern Monaco vince 10-0 nella gara d'esordio del Mondiale per...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Investimento sui binari: tragedia alla stazione di Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Tragedia questo pomeriggio, poco dopo le 17, alla stazione ferroviaria. Un uomo...

Ferrara, bambino muore dopo un tuffo in piscina

(Adnkronos) - Un bambino tedesco di sei anni, che si trovava in un...

Conte: “Da Meloni soldi per le armi ma non per le liste d’attesa in ospedale”

ROMA - "I cittadini in lista di attesa in ospedale mentre i comitati d'affari...