ROMA – Un appello alla de-escalation e all’avvio di negoziati diplomatici è stato lanciato da Volker Turk, Alto commissario Onu per i diritti umani, ai governi di Israele e Iran. Intervenendo dal quartier generale dell’organismo Onu a Ginevra, Turk ha esortato le parti al “rispetto del diritto internazionale” e alla “protezione dei civili nelle aree densamente popolate”. Turk ha quindi condannato la tendenza globale a usare “fame e stupro come armi di guerra. Gli aiuti umanitari salvavita- ha detto- vengono ostacolati e gli operatori umanitari attaccati. Possiamo rischiare un conflitto di vasta portata basato sulle valutazioni e sui programmi personali dei leader?” è la domanda lasciata dall’alto commissario ai leader mondiali, concludendo: “Affinché un ordine internazionale basato su regole sia credibile, il diritto internazionale deve essere rispettato da tutti, senza doppi standard”. Si tratta del primo intervento delle Nazioni Unite sulla guerra scoppiata tra Israele e Iran, oggi entrata nel quinto giorno.
L’intervento arriva mentre continua l’offensiva lanciata da Israele contro l’Iran nella notte tra il 12 e il 13 giugno, a cui sono corrisposti in rispota attacchi con droni e missili sparati dalle forze di Teheran. Numerose vittime e feriti si contano da ambo le parti. Nelle ultime ore, Israele ha colpito anche l’ospedale Farabi di Kermanshah, nell’ovest della Repubblica islamica, causando il ferimento di alcuni pazienti ricoverati nella struttura e la distruzione parziale di padiglioni e attrezzature mediche. Teheran aveva già denunciato un raid contro l’ospedale pediatrico di Hakim. Il ministro degli Esteri iraniano Esmail Baghaei ha definito gli attacchi dei “crimini di guerra”. Nelle ultime ore invece, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha aggiunto che l’aggressione all’Iran si sarebbe resa necessaria non solo per sventare la presunta “minaccia di ricorrere ad armamenti nucleari” da parte dell’Iran ma anche di distruggere il suo “arsenale misissilistico”. Dopodiché ha annunciato che le forze israeliane hanno preso il controllo dello spazio aereo sopra la capitale Teheran. Nel dare questa notizia, Netanyahu in un post su X ha aggiunto: “Noi colpiamo obiettivi del regime, non civili. Questa è la differenza tra noi e il regime terroristico iraniano che mira a uccidere donne e bambini”. Nel suo primo discorso, annunciando l’operazione “il risveglio del leone”, il primo ministro ha anche citato un passo del Talmud – il testo sacro agli ebrei – che recita: “Se qualcuno viene per ucciderti, alzati e uccidilo per primo”, affermando che l’Iran sarebbe prossimo ad ottenere armamenti nucleari con cui “cancellare” lo Stato di Israele.
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