ROMA – OpenAI entra nei corridoi del Pentagono, con un contratto da 200 milioni di dollari per sviluppare prototipi d’intelligenza artificiale destinati alla sicurezza nazionale. A darne notizia è stato lo stesso Dipartimento della Difesa, che in una nota ha spiegato come le nuove tecnologie serviranno sia in ambito militare che aziendale. E’ ChatGPT insomma che ha sta vincendo la corsa agli appalti di stato americani per l’intelligenza artificiale. Ciao Musk, ciao.
I lavori si svolgeranno principalmente nell’area di Washington, con scadenza prevista per luglio 2026. Il colpo arriva in un momento di forma smagliante per OpenAI: fatturato annualizzato da 10 miliardi di dollari (giugno), 500 milioni di utenti settimanali (marzo), e una nuova raccolta fondi in cantiere da 40 miliardi con SoftBank in regia. Valutazione stimata: 300 miliardi.
Nel frattempo, la Casa Bianca prova a mettere un po’ d’ordine nel Far West dell’IA con nuove linee guida per garantire che “il pubblico tragga beneficio da un mercato competitivo”. Ma ha escluso proprio i settori della difesa e della sicurezza nazionale. In quel recinto, evidentemente, può giocare solo chi ha le chiavi del sistema: ora ce l’ha anche OpenAI.
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