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Nè banchi nè aule, c’è chi l’ultimo anno di scuola lo ha passato ‘in cammino’


BOLOGNA – Sentieri al posto delle aule, zaini invece dei banchi, boschi come libri di testo. C’è chi un anno di scuola lo ha vissuto così. E, dopo un viaggio di oltre 1.300 chilometri a piedi percorsi in quasi nove mesi e 99 diverse tappe, si è concluso a Trieste il primo anno scolastico in cammino di “Strade Maestre”, progetto educativo che ha portato otto giovani delle superiori e alcune guide-insegnanti a svolgere un programma di studio itinerante, zaino in spalla. Per due ragazze che hanno svolto il quinto anno in cammino oggi inizia “la tappa” degli esami di maturità.

Partito da Orvieto il 16 settembre 2024, “Strade Maestre” ha attraversato nell’ordine Umbria, Lazio, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia; e ha dato impulso a iniziative culturali e sociali insieme a scuole, associazioni, scout, centri sportivi, luoghi di lavoro, “che hanno suscitato un grande interesse sulle possibilità di fare scuola attraverso la pratica del cammino, richiamando notevole attenzione da parte dei media”, spiega il Club alpino italiano.

COSA HANNO FATTO I RAGAZZI DURANTE L’ANNO

Il gruppo ha alternato giornate di cammino e periodi residenziali, visitato città grandi e piccole, paesi e territori più o meno abitati, esplorando campagne e montagne, boschi e zone costiere, siti archeologici, musei; il percorso di apprendimento è stato in divenire, ruotando attorno all’esperienza del viaggio, alla vita in comune, agli stili di vita sostenibili, agli incontri con le persone lungo la strada, alla partecipazione a laboratori, convegni, spettacoli, visite in imprese e associazioni. Le attività transdisciplinari proposte dalle guide-insegnanti sono state il filo conduttore. Il programma del viaggio, in parte strutturato prima della partenza, si è definito strada facendo.

I PROTAGONISTI

Nella scuola ‘on the road’, dice ancora il Cai, “deviazioni e tappe impreviste hanno segnato un percorso di crescita personale e collettivo basato sulla ricerca della meraviglia, l’avventura, la possibilità di imparare a procedere con profondità e lentezza, dolci e leggeri, sulla terra”. La classe di “Strade Maestre” 2024-25, era formata da otto giovani provenienti da diverse parti d’Italia, una di loro dall’Australia: Anna, Ariele, Aron, Edoardo, Gioele, Lisa, Lolevia e Neri; erano accompagnati da tre guide-insegnanti: Roberta Cortella, Marco Saverio Loperfido e Marcello Paolocci, che insieme a Niccolò Gori Sassoli ed Emilio Ruffolo hanno ideato il progetto fin dal 2021 e lo hanno realizzato attraverso la cooperativa sociale CamminaMenti. L’impresa è stata resa possibile grazie al contributo di numerose altre persone e organizzazioni, a partire dalle guide-insegnanti che si sono unite al gruppo per alcuni periodi e hanno svolto attività didattiche a distanza e laboratori.

“Strade Maestre” getta le basi “per ripensare ai tempi e agli ambienti dell’apprendimento e per immaginare nuovi approcci e strumenti non solo nell’ambito scolastico ma anche in quello dell’orientamento e della formazione professionale”. Il primo anno di “Strade Maestre” conferma “il valore delle competenze offerte dalla guide ambientali escursionistiche, figure professionali che uniscono alla conoscenza dei territori la capacità di condurre gruppi in cammino svolgendo attività di didattica, educazione, interpretazione e divulgazione ambientale”, afferma il presidente di Aigae, Guglielmo Ruggiero.

“UN CORSO INTENSIVO ALLA VITA”

Nelle parole scritte l’ultimo giorno di scuola da Gioele Pirozzi (che tra pochi giorni compie 18 anni e abita a Grosseto, e ha svolto sulle Strade Maestre il quarto anno del liceo artistico) c’è una sintesi sugli insegnamenti della scuola in cammino: “‘Strade Maestre’ ci ha insegnato le cose che dovevamo imparare per la scuola ma è stato soprattutto un grande corso intensivo alla vita. Non ci ha insegnato a vivere là fuori, nel bosco, nelle montagne ma a vivere dentro, nel mondo. A gestire le situazioni di attrito invece di scappare. A parlare con sicurezza, a raccontare una storia. A fare una fattura e leggere una carta, a distinguere una situazione tranquilla da una potenzialmente pericolosa. Arrivati alla fine abbiamo imparato un’ultima cosa fondamentale nella vita, abbiamo imparato a salutare. Abbiamo imparato a lasciare andare, ad accettare che le cose si concludono ma ne riiniziano di nuove. Perché se questa esperienza ti insegna a vivere nel mondo bisogna saper anche salutare. Perciò grazie a Strade Maestre per essere finito perché questa che ci ha riservato, alla fine, è una grande lezione necessaria per una vita felice”.

L’ANNO PROSSIMO SI TORNA IN CAMMINO

E ora si riparte. Domenica prossima, 22 giugno, a Bologna al DumBO si svolgerà il primo incontro del gruppo che partirà per il prossimo anno scolastico in cammino. Saranno presenti i giovani, le guide-insegnanti e gli organizzatori che, la mattina, svolgeranno attività per conoscersi e iniziare a preparare il viaggio. Giovani e famiglie interessate a Strade Maestre 2025-26 possono iscriversi all’evento. Alle 15.30 si svolgerà un dibattito aperto al pubblico sulle potenzialità dell’educazione in cammino.”‘Strade Maestre’ ha dimostrato quanto potente possa essere l’incontro tra scuola, territorio e cammino. Il Club alpino italiano è orgoglioso di aver accompagnato questo percorso, non solo attraverso i sentieri, ma soprattutto grazie al contributo delle nostre Sezioni locali, del gruppo di lavoro Cai Scuola e dei volontari che hanno accolto i ragazzi nelle tappe con passione, conoscenza e spirito di condivisione- dichiara il vicepresidente generale del Cai, Giacomo Benedetti- è in questi incontri che si è realizzata la vera ricchezza dell’esperienza: un’educazione viva, radicata nei luoghi e nelle comunità. Il Cai continuerà a sostenere iniziative che, come questa, formano cittadini consapevoli, passo dopo passo” .

Scaturita dall’incontro di persone che operano al crocevia tra insegnamento, educazione, escursionismo, innovazione e comunicazione sociale, la proposta di “Strade Maestre” ha tra i suoi obiettivi quello di “dare vita a una comunità professionale in cui confluiscono diverse esperienze e competenze”: guide ambientali escursionistiche, docenti di diverse discipline, persone attive in diversi ambiti come l’educazione e la formazione, la cura delle persone e dell’ambiente, l’inclusione sociale, lo sport, la cultura. Dopo aver ricevuto numerose richieste di informazioni e proposte di partecipazione, CamminaMenti ha attivato un formulario che, al momento, ha raccolto oltre 150 contatti a cui, nelle prossime settimane, si proporrà un incontro online.
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