BOLOGNA – Viene contestata anche l’aggravante degli “atti persecutori aggravati dalla minore età della vittima e dal fatto di essere legato ad essa da una relazione affettiva” al 15enne accusato di aver ucciso, lo scorso 25 ottobre a Piacenza, la 13enne Aurora Tila. Secondo l’ipotesi accusatoria, il ragazzo avrebbe spinto la 13enne dal balcone del settimo piano del palazzo in cui la ragazza abitava, colpendola poi alle mani per farla cadere dopo che lei si era aggrappata alla ringhiera. La richiesta di poter contestare l’aggravante è stata avanzata nell’udienza che si è svolta questa mattina al Tribunale dei minori di Bologna dal pm Simone Purgato, ed è stata accolta dalla giudice Chiara Alberti. In particolare, al 15enne- che oggi era presente in aula, ma non ha parlato- viene contestato di aver ripetutamente minacciato e molestato Aurora dopo che lei aveva deciso di interrompere la relazione, con gesti violenti come schiaffi e strattonamenti e inviandole anche, nel periodo immediatamente precedente alla morte della ragazza, numerosi messaggi dal contenuto offensivo o minaccioso. Parlando con i cronisti al termine dell’udienza, l’avvocata Anna Ferraris, che assieme al collega Mario Caccuri assiste Morena Corbellini, la madre di Aurora, si dice “soddisfatta per la contestazione dell’aggravante dello stalking”.
Proprio i due legali della madre avevano chiesto alla Procura dei minori, tramite delle memorie, di contestare alcune aggravanti al 15enne imputato, tra cui appunto lo stalking. Entrambi gli avvocati oggi erano presenti, come pure la loro collega Fiorella Vago, che assiste la sorella di Aurora. Data la contestazione dell’aggravante, fa poi sapere Ferraris, “la difesa ha chiesto un termine, e la prossima udienza è stata fissata alle 9.30 del 26 giugno”. In quell’occasione dovrebbe essere discussa la richiesta della difesa di procedere con rito abbreviato condizionato all’audizione di due consulenti medico legali della stessa difesa. All’udienza odierna, infine, era presente anche la madre di Aurora, che si dice a sua volta soddisfatta per la constestazione dell’aggravante dello stalking.
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