ROMA – Negli ultimi giorni si è parlato tanto del caso dei “concerti gonfiati”, ossia delle strategie per far sembrare certi eventi come sold out nonostante le vendite insoddisfacenti di biglietti. Ora il tema finisce al vaglio dell’Antitrust. Il Codacons ha, infatti, deciso di presentare un esposto all’Autorità garante della concorrenza chiedendo di accertare se il comportamento delle società organizzatrici di eventi musicali e degli stessi artisti coinvolti possa rappresentare una pratica scorretta e ingannevole a danno dei consumatori.
“Il caso della cantante Elodie emerso in questi giorni sulla stampa, i cui concerti negli stadi di Milano e Napoli avrebbero registrato vendite deludenti, portando alla comparsa improvvisa di ticket di ingresso venduti a prezzi stracciati sui siti ufficiali di rivendita, è solo la punta dell’iceberg – spiega il Codacons – Diversi artisti ed esperti del mondo musicale hanno confermato la prassi di immettere sul mercato biglietti a prezzi ridottissimi a ridosso dei concerti quando le vendite si rivelano inferiori alle aspettative. Non solo. Una quota di biglietti verrebbe addirittura regalata, allo scopo di riempire gli impianti”.
“Una pratica che, tuttavia, danneggia in modo evidente chi tali biglietti li ha acquistati a prezzo pieno, spesso sborsando cifre astronomiche per assistere allo spettacolo del proprio artista preferito – denuncia il Codacons – Una condotta che potrebbe realizzare la fattispecie di pratica commerciale sia scorretta che ingannevole, vietata dal Codice del Consumo, a danno dei consumatori, e su cui l’Antitrust deve intervenire aprendo una apposita istruttoria nei confronti delle società organizzatrici di concerti in Italia”.
LA SEGNALAZIONE SUL CONCERTO DI TONY EFFE
Proprio sul tema, infine, il Codacons segnala come “il concerto di Tony Effe del prossimo 6 luglio al Circo Massimo di Roma sembri apprestarsi a diventare un flop”: “sul sito ufficiale di rivendita, infatti, la mappa interattiva evidenzia come le disponibilità di biglietti siano ancora enormi, con numerosi spazi rimasti vuoti a meno di un mese dall’evento”.
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