ROMA – Conduttori di radio e tv, giornaliste di quotidiani e agenzie di stampa, provenienti dall’ovest, dall’est e dal sud. Che vuol dire, nel caso della Libia, da Tripoli e da Bengasi, da Sebha o dal distretto di Al-Jufrah. Città e regioni divise tra loro politicamente, perché sotto il controllo di due governi contrapposti, ma insieme per alcuni giorni in Italia, a Roma. Hanno il volto, queste città e regioni, di otto cronisti, ospiti di Mediterranean Platform, osservatorio della School of Government dell’università Luiss Guido Carli che è supportato dal Maeci, il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
UN INCONTRO IN REDAZIONE
Parte del percorso anche un incontro nella redazione dell’agenzia Dire, per un dibattito tra colleghi,sull’Italia e sulla Libia. Con l’impegno ad andare oltre, informando di più e meglio, bypassando fake news e stereotipi.
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