ROMA – Marietta Tidei, consigliera regionale del Lazio, accoglie con entusiasmo la candidatura di Tarquinia a capitale italiana della cultura 2028. «Positiva la candidatura ufficiale della Città di Tarquinia a “Capitale Italiana della Cultura 2028 – commenta la consigliera regionale di Italia dei valori – Un progetto ambizioso che vede Tarquinia come capofila della rete dei Comuni della Dmo Etruskey Ets, realtà che unisce territori ricchi di storia, cultura e potenzialità turistica. Alla candidatura partecipano attivamente i Comuni di Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella e Tolfa, tutti uniti da un protocollo d’intesa sottoscritto dai rispettivi sindaci, con l’obiettivo di promuovere un progetto culturale condiviso. Preziosa l’adesione all’iniziativa del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, del Museo Nazionale Archeologico, e della stessa Dmo, a conferma del grande coinvolgimento istituzionale e territoriale che sostiene con forza la candidatura». “Sono particolarmente felice di questa candidatura – commenta Marietta Tidei – perché va proprio nella direzione della valorizzazione congiunta e condivisa del territorio. Quando, insieme al collega Minnucci, nel 2022, abbiamo voluto far approvare dal consiglio la legge sull’Etruria Meridionale, lo abbiamo fatto con la convinzione che questo territorio avesse delle peculiarità straordinarie che andassero riconosciute e valorizzate insieme. Vedere oggi Tarquinia capofila di una rete così coesa, rappresenta per noi motivo di orgoglio e soddisfazione». «Le Dmo, votate nella passata legislatura – aggiunge Marietta Tidei – rappresentano infatti uno strumento fondamentale per lo sviluppo territoriale, grazie alla loro capacità di mettere in sinergia soggetti pubblici e operatori privati, promuovendo turismo, cultura e identità. Dobbiamo sostenere questa candidatura con forza e con entusiasmo perché è una straordinaria occasione per rafforzare l’attrattività culturale dell’Etruria Meridionale e renderla visibile a livello nazionale e internazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA |