ROMA – Migliaia di persone sono scese in strada a Teheran per protestare contro la guerra in corso, a una settimana dall’attacco dell’esercito israeliano che ha innescato il conflitto. Come informano i media locali, i cortei sono organizzati in sostegno delle autorità iraniane e le forze militari, impegnate nella controffensiva, e si stanno registrando anche in altre località tra cui Mashhad, Isfahan, Tabriz, Qom, Shiraz, Qazvin, Yazd e Gilan. Alcune di queste sono state colpite a loro volta da attacchi.
Ancora i media locali riferiscono che nella capitale si sono uniti ai manifestanti anche il ministro della Giustizia Gholam-Hossein Mohseni-Eje’i, l’ex comandante delle Guardie rivoluzionarie, il generale maggiore Mohammad Ali Jafari, insieme ad altri ministri e politici.
Cortei in sostegno dell’Iran e dei suoi vertici si sono tenute anche a Baghdad, in Iraq, e nel sud del Libano. Le proteste avvengono mentre dall’Iran è partita una nuova ondata di missili contro Israele, come ha riferito l’esercito israeliano in un post su X, riferendo che i sistemi difensivi “sono al lavoro per respingerli”. Poco dopo, l’emittente Al Jazeera ha riferito che alcune esplosioni sono state avvertite a Tel Aviv e Gerusalemme.
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