CIVITAVECCHIA – Una sala gremita, applausi sentiti e un forte senso di appartenenza hanno caratterizzato l’inaugurazione della mostra dedicata a Luigi Calamatta, allestita nell’atrio dell’Aula Consiliare “Renato Pucci”. L’esposizione, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, rappresenta non solo un importante tributo al grande incisore civitavecchiese, ma anche il primo passo verso un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio storico locale. Il Sindaco Marco Piendibene ha voluto ricordare il legame personale con questa collezione, recuperata tra il 1997 e il 2001 quando, da assessore ai Lavori Pubblici, contribuì attivamente al suo salvataggio: «Erano anni in cui la collezione Cialdi, con le opere di Calamatta, versava in condizioni critiche, inaccessibile alla città. Oggi si chiude un cerchio: mostra e Archivio storico comunale tornano insieme, come nell’intuizione di tanti anni fa». L’obiettivo dell’amministrazione, ha aggiunto, è rendere l’Archivio storico «uno strumento vivo, accessibile, che diventi cuore pulsante della nostra memoria civica». «La consultazione e l’interpretazione di una serie tanto numerosa di testimonianze di vario genere – ha spiegato Piendibene – ha consentito di ricostruire non solo le vicende della gestione di un bene culturale così straordinario. Né è venuto fuori – nella mostra e nell’introduzione che l’accompagna – un vero e proprio filo conduttore della storia di Civitavecchia dell’inizio dell’Ottocento (quando il grande incisore nacque in un palazzo di piazza d’Arme distrutto dalle guerre) ai nostri giorni. Oggi, come Amministrazione, riteniamo fondamentale rafforzare ulteriormente l’Archivio storico comunale, affinché possa continuare a svolgere il suo ruolo di custode della memoria civica e stimolo per nuove riflessioni storiche e culturali. Parallelamente, ci impegniamo a valorizzare pienamente la Donazione di Alessandro Cialdi, dando finalmente attuazione all’impegno assunto dal Comune nel 1882 per la realizzazione di un’esposizione permanente delle opere di Calamatta. Uno spazio idoneo è stato realizzato all’interno dell’ex Infermeria Presidenziale, oggetto di un intervento di recupero che ne ha previsto una destinazione d’uso culturale, in linea con l’Accordo sottoscritto con l’Agenzia del Demanio». Il progetto prevede infatti la creazione di una vera e propria esposizione permanente delle opere di Calamatta, restituendo dignità e fruibilità a un tesoro culturale troppo a lungo trascurato. Un’esposizione che, come ha sottolineato l’assessora alla Cultura Stefania Tinti, rappresenta «un primo passo per riscoprire le grandi figure del nostro Pantheon culturale, dando impulso alla crescita culturale e identitaria della città». Determinante è stato il lavoro del professor Giovanni Insolera, delegato all’Archivio storico, che ha curato ogni aspetto della mostra. «Abbiamo documenti che risalgono al Cinquecento», ha spiegato, «e in questi mesi di ricerca è emerso con forza il profondo radicamento di Calamatta a Civitavecchia. Non fu solo un artista, ma un intellettuale parte integrante della vita culturale cittadina». Proprio nel giorno della sua nascita, la città ha scelto di rendergli omaggio restituendo visibilità a una delle collezioni più preziose. La mostra sarà visitabile da lunedì a venerdì per tutta la settimanapresso l’atrio dell’Aula Pucci. Un invito aperto a tutti, per riscoprire una memoria che ci appartiene. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |