ROMA – E’ nata l’associazione ‘Oltre la luna’ ed è nata sull’esempio e in memoria di Giulia Capraro, la giovane morta a soli 17 anni il 13 giugno 2023 a Marino mentre viaggiava su una Renault Clio “da innocente passeggera sul sedile anteriore con cintura allacciata”, come ripete sua madre Antonella Zevini. L’annuncio è stato dato il 13 giugno a Palazzo Chigi ad Ariccia in occasione del premio giornalistico alla sua memoria. Un evento che ha visto intorno a mamma Antonella tutti gli amici e gli studenti delle scuole, sette di loro in particolare soci fondatori, che hanno partecipato al premio giornalistico e che alla fine hanno indossato le bianche t shirt dell’associazione. Un fiume di giovani, tre sale gremite di studenti, un tappeto di cellulari sopra le teste per fare video e foto.
MAMMA ANTONELLA CHIEDE VERITÀ SU QUANTO ACCADUTO A SUA FIGLIA
Una commemorazione, ma anche una festa come ha voluto mamma Antonella annunciando proprio in questo giorno la nascita di un’associazione che aiuterà i giovani, le vittime di bullismo, coloro che hanno bisogno di aiuto, che entrerà nelle scuole per informare e sostenere. Mamma Antonella chiede verità su quanto accaduto a sua figlia e attende ancora una prima udienza al Tribunale di Velletri. Hanno preso la parola gli amici di Giulia, la Garante dell’Infanzia del Lazio Monica Sansoni, Lara Liotta, la mamma della piccola Lavinia investita all’asilo a 16 mesi, Stefano Guarnieri papà di Lorenzo Lorenzo che aveva 17 anni e mezzo quando e` stato ucciso, nella notte del 2 giugno 2010, da un uomo di 45 anni che guidava sotto effetto di alcol e di droga. “La parola incidente è sbagliata, non accade per caso, io lo chiamo scontro o collisione e la parola ‘incidente’ non e’ stata scelta a caso. Percepiamo in modo distorto i rischi- ha aggiunto- basta pensare che quella sulle strade e’ la prima causa di morte violenta per i giovani prima dei 29 anni”.
SANSONI: “IL PRIMO DIRITTO DEI GIOVANI È QUELLO ALLA VITA”
“Protagonisti siete voi giovani- ha dichiarato la Garante dell’Infanzia Monica Sansoni- Il primo diritto dei giovani e’ quello alla vita. Lei, Antonella, ha una forza incredibile e attraverso di lei ho conosciuto Giulia. Questa e’ una start up, un progetto che camminerà sulle loro gambe da questo incontro. Organizzerò a settembre un incontro presso il consiglio regionale del Lazio. Avrete tutto il mio supporto, da settembre potremmo entrare nelle scuole”. “Aveva 16 mesi mia figlia quando e’ stata investita all’asilo e da allora vive in stato vegetativo di minima coscienza. Mi colpì quando mamma Antonella scrisse sui social che la sua vita (dopo la morte di sua figlia Giulia) valeva poco e ho voluto incontrarla. Quando accadono queste tragedie gli amici spesso si dileguano perché non sanno cosa dire o fare. Ma non c’e’ da dire o fare, c’e’ solo da restare”, ha detto Lara Liotta. E infatti gli amici di Giulia sono rimasti a farsi testimoni, a indossare la t shirt con il logo dell’associazione, a ricordare i momenti condivisi e a raccontarla a chi non l’ha conosciuta salendo su un palco e leggendo brani, canzoni, poesie. “Battagliera, appassionata, di principi, pronta a stare anche da sola pur di non essere incoerente”, ha ricordato un caro amico. Ora l’associazione muoverà i primi passi “ovunque c’è bisogno”, come assicura mamma Antonella, proprio come era Giulia, proprio come avrebbe fatto lei.
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