Seduta breve ma proficua per la prima commissione consiliare di Palazzo dei Priori. Due i punti all’ordine del giorno varati, tre se si considera l’approvazione dei verbali delle riunioni precedenti. A inizio lavori è stata sbrigata la pratica relativa all’elezione del vicepresidente della commissione Affari generali. Ruolo vacante a seguito delle dimissioni, con effetto immediato, rassegnate a inizio giugno dalla consigliera Alessandra Croci. Una decisione di cui ad oggi ancora non si conoscono le motivazioni reali. Subissata dalle richieste di spiegazioni da parte degli organi di informazione sul perché di tale decisione, la consigliera delegata alla promozione del Giubileo e della Via Francigena diffuse una nota piuttosto criptica che invece di schiarire l’orizzonte lo ha riempito di ulteriori interrogativi. Rimasti sospesi. La scelta della maggioranza è caduta sul nome di Umberto Di Fusco, che annovera così un’altra carica in un carnet già ricco: Capo di Gabinetto e consigliere con deleghe in Comune e consigliere provinciale a Palazzo Gentili. Via libera naturalmente dal gruppo di governo, astenuti Fratelli d’Italia e Pd. Di Fusco nuovo vicepresidente di commissione eletto all’unanimità. A seguire, dopo il passaggio nei giorni scorsi in seconda commissione per discutere i contenuti, l’appendice in materia di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni è approdata ieri nella seduta Affari generali. L’assessore al Bilancio Elena Angiani ha illustrato l’allegato che va a concludere «le procedure messe in atto e concordate con il ministero delle Finanze» da aggiungere al regolamento di contabilità vigente in Comune. L’assessora ha ribadito: «Siamo rientrati nei termini previsti nell’accordo firmato a luglio dello scorso anno dal ministro all’Economia Giorgetti e dalla sindaca Frontini, a seguito di una sorta di infrazione riguardante il comune di Viterbo per i ritardi nei pagamenti delle fatture». «Siamo usciti dalla sperimentazione, che scade il 30 giugno, abbassando le tempistiche medie dei pagamenti che l’amministrazione deve corrispondere ai fornitori. Adesso il tempo medio è di 22-25 giorni, inferiore quindi ai 30 che di norma sono previsti, e nettamente ridotto rispetto ai precedenti 55 giorni dall’invio delle fatture che i fornitori dovevano attendere per vedere saldate le loro spettanze». L’allegato al regolamento di contabilità ottiene il secondo via libera all’unanimità, dopo quello riscosso in seconda commissione. L’integrazione si presenta all’ultimo passaggio, quello definitivo nella prossima seduta del parlamentino di Palazzo dei Priori, forte dei pareri favorevoli – nel merito e nel metodo – delle due commissioni. |