ISRAELE-IRAN, TRUMP ANNUNCIA LA TREGUA MA RIPRENDONO ATTACCHI
Si lavora ad una tregua tra Israele e Iran. Di mattina presto il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato via social il cessate il fuoco “completo e totale” di 12 ore al termine delle quali la guerra tra i due Paesi “sarà considerata conclusa”. Una tregua durata poche ore perchè Teheran e Tel Aviv hanno ripreso con il lancio di missili. Prima del riaccendersi delle ostilità il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva parlato di “una buona notizia” auspicando che reggesse. Il governo italiano, ha ribadito, ha come “primo obiettivo la de-escalation”.
VERTICE NATO ALL’AJA, RUTTE: “IN 2025 OLTRE 50 MLD”
All’Aja il vertice Nato sulla spesa militare. Il segretario generale, Mark Rutte, spinge tutti i Paesi sulla soglia del 5% del Pil entro il 2035. “Abbiamo ragione di pensare che per il 2025 avremo più aiuti militari, oltre 50 miliardi”, ha detto. Al summit anche Volodymyr Zelensky che chiede l’adesione di Kiev all’Alleanza. Sull’aumento delle spese, non tutti sono d’accordo: la Spagna avrebbe voluto non andare oltre il 2,1%. In contemporanea al summit si tiene la contro-manifestazione convocata dal leader M5s Giuseppe Conte per denunciare l’aumento delle spese militari a scapito di sanità, istruzione e welfare.
MELONI: 5% PER DIFESA? ‘SI VIS PACEM, PARA BELLUM’
“Investire il 5% del pil in difesa? La penso come i romani: ‘Si vis pacem, para bellum'”, investire non per attaccare ma per difendersi. Così la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue di domani e mercoledì. Per Meloni un esercito europeo sarebbe un errore. Si tratterebbe, a suo dire, “di una inutile duplicazione della Nato”. La premier parla anche di medioriente. Un’instabilità, secondo la premier, che tuttavia non inizia oggi e che quindi non è generata dall’attuale presidente Usa, Donald Trump.
PNRR. ANCE: 60% CANTIERI IN CORSO O CHIUSI
A fine febbraio risulta speso poco più del 34% delle risorse PNRR, a circa due terzi dell’obiettivo di fine 2024. Risultato forse sottostimato per i ritardi nel caricamento dei dati. Per l’osservatorio dell’Ance, infatti, basato sulle informazioni delle Casse edili, “il 60% dei cantieri è in corso o concluso”. I dati li illustra Federica Brancaccio, presidente dei costruttori italiani, all’Assemblea 2025. Il vicepresidente e commissario UE, Raffaele Fitto, segnala che data la complessità del rinvio di scadenze PNRR la direzione resterà quella di “una maggiore flessibilità”.
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