ROMA – “Il Governo ribadisce di avere sempre rispettato le norme sulle attività dell’intelligence”. Lo dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, durante il question time in Aula alla Camera, rispondendo a una interrogazione sulla conoscenza, da parte dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dell’utilizzo dello spyware Graphite e di altri sistemi di intercettazione ai danni di giornalisti e attivisti politici.
CIRIANI: GOVERNO HA COLLABORATO CON COPASIR PER ACCERTAMENTO EFFICACE
Il ministro, ha spiegato che il Governo “ha collaborato attivamente con il Copasir affinché l’accertamento da esso avviato sulla vicenda Paragon fosse il più completo ed efficace, e di ciò il Comitato parlamentare ha dato atto, giungendo alle conclusioni riassunte nella Relazione pubblicata il 5 giugno. Dal momento del deposito della relazione del Comitato sono emersi i nomi di altre persone che hanno ricevuto le notifiche di Meta e Apple, relative a presunti tentativi di intrusione nei loro telefoni”.
CIRIANI: RISPOSTE DALLA MAGISTRATURA, GOVERNO NON SI SOVRAPPONE
“Nei giorni scorsi si è appreso dai media di una progressione dell’attività di indagine svolta congiuntamente dalle Procure della Repubblica di Roma e di Napoli. Il Governo rispetta il lavoro della magistratura e della polizia giudiziaria, consapevole che le risposte verranno da una indagine – quella avviata – cui lo stesso Governo non può e non deve sovrapporsi, ma solo, se richiesto, collaborare, come è avvenuto in sede di Copasir”, ha sottolineato.
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