(Adnkronos) – “La Lega del Filo d’Oro rappresenta la nostra seconda famiglia: siamo arrivati quando Agostino era molto piccolo, aveva appena 8 mesi. Da quel momento abbiamo iniziato questo percorso insieme alla Fondazione”. Sono queste le parole di Samuela Papa, mamma di Agostino, un ragazzo di 14 anni affetto dalla sindrome di Charge, una malattia genetica rara, in occasione della Giornata internazionale della sordocecità che si celebra il 27 giugno.
“La Lega del Filo d’Oro ci aiuta con le terapie di Agostino e per tutto ciò che riguarda la sua vita, a partire dalla scuola – aggiunge – La Fondazione, infatti, partecipa ai Glo (Gruppo di lavoro operativo) per la redazione del Pei, il Piano educativo individualizzato per gli alunni con disabilità certificata. La Fondazione rappresenta un supporto fondamentale anche per le insegnanti: Agostino ha una disabilità molto complessa e anche per loro non è semplice individuare il giusto approccio. Grazie alla Lega del Filo d’Oro, anche quest’anno Agostino è andato alle scuole medie, siamo riusciti a creare un bellissimo ambiente – continua Samuela – Agostino è completamente inserito e incluso. I ragazzi lo adorano e anche i professori sono stati aiutati dalla presenza della Lega del Filo d’Oro, perché non conoscevano la sua malattia, ma la Case Manager della Fondazione è andata a scuola e ha spiegato a tutti cosa fosse la sindrome di Charge e com’è Agostino nella quotidianità e nel lavoro a scuola”.
Il personale della Lega del Filo d’Oro “è sempre disponibile per qualsiasi necessità – conclude – le insegnanti, anche di sostegno e le assistenti alla comunicazione, possono chiamare e la Fondazione è sempre disponibile ad aiutarle”.