VENEZIA – “Apprendo con piacere che la donazione di Jeff Bezos e Lauren Sanchez per Venezia passa da uno a tre milioni di euro. Un gesto di straordinaria generosità, che va ben oltre la cronaca mondana, e si traduce in un aiuto concreto per la laguna, il suo fragile ecosistema e le istituzioni che la custodiscono”. Lo dichiara il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando l’annuncio del sostegno ai tre enti veneziani -Corila, Venice International University e Ufficio Unesco- da parte della coppia che si sposerà nei prossimi giorni. “Mi auguro- aggiunge Zaia- che la scintilla scoccata tra Bezos e Venezia possa trasformarsi in un legame duraturo: un impegno costante a favore della città, dei suoi abitanti, dell’ambiente, e soprattutto di quei giovani che potrebbero scegliere Venezia come luogo dove vivere e costruire il proprio futuro. Welcome to Venice, Jeff!”.
M5S: “VENEZIA È GIÀ PIENA DI TURISTI, COSA PORTANO LE NOZZE DI BEZOS?”
Il punto è “chi ci guadagna. Il neotrumpiano Bezos crede di cavarsela finanziando tre istituzioni, ma se per il suo gioco ‘affitta’ una città intera per una settimana, allora dovrebbe contribuire molto di più a livello fiscale, come ha scritto Greenpeace nello striscione esposto in piazza San Marco”. E succederebbe “se l’Italia aumentasse la web tax dal 3% al 10%, come chiesto dal Movimento in Senato”. Peraltro c’è “una questione di giustizia, perché tutte e tutti possono valutare se sia giusto che lo Stato e gli enti locali impieghino risorse pubbliche straordinarie a garantire la sicurezza di due singole persone e dei loro ospiti, quando mancano i fondi per il trasporto locale, la sanità e i servizi”. Erika Baldin, capogruppo del M5s in Regione Veneto, entra così nel dibattito sulle nozze di Bezos a Venezia.
“Premesso che ciascuno e ciascuna possono sposarsi dove vogliono non sono indifferenti le modalità con le quali ha luogo un matrimonio così strombazzato, con il codazzo di feste, eventi esclusivi, dispendio di mezzi e restrizioni, in un contesto altrove irripetibile quale la laguna”, osserva. E a Venezia, ricorda, i residenti vengono “sfrattati per far spazio a nuovi bed and breakfast”; e se la “sicurezza viene meno nelle cronache di ogni giorno”, di contro “aumenta il dispiego di forze dell’ordine solo per proteggere lor signori”Ad ogni modo “nessuna invidia sociale” specie per Bezos, “campione della gig economy sopra le spalle delle dipendenti e dei dipendenti di Amazon, sottoposti a turni massacranti anche nei depositi veneti al fine di confezionare e consegnare merce entro 24 ore”, Ma “quale sarebbe l’asserito (e tutto da dimostrare) ulteriore ritorno d’immagine per un luogo già oberato di presenze turistiche?”.
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