VENEZIA – Due ‘sposi’ in maschera e sui trampoli accompagnati da un coro di “we are the 99%” ( noi siamo il 99%): decine di persone hanno inscenato uno sposalizio davanti alla Basilica in piazza San Marco a Venezia nel primo giorno del matrimonio-maratona di Jeff Bezos e Lauren Sanchez. Gli organizzatori dell’iniziativa, gli attivisti di Extinction Rebellion, lo chiamano un “matrimonio di protesta” contro l’evento che per tre giorni sta richiamando in Laguna 250 invitati vip di tutto il mondo e i loro yacht. L’iniziativa del movimento, che si definisce nonviolento e punta a fermare “la 6^ estinzione di massa”, è però sfociato in momenti di tensione.

L’ARRAMPICATA DI 2 ATTIVISTI E LO SGOMBERO DEGLI AGENTI DI POLIZIA LOCALE

Gli attivisti, poche decine di persone in verità, si sono disposte, sotto lo stretto controllo delle forze dell’ordine, davanti alla Basilica di San Marco mostrando cartelli con disegnate banconote e scritte contro il miliardario americano e inneggianti alla pace a Gaza. “Con i soldi di questo matrimonio si può ricostruire Gaza” o “L’1% produce il 50% delle emissioni globali” è il tenore delle parole stampate nei cartelli. Poi due ragazzi hanno cercato di arrampicarsi su due dei “pili” portabandiera davanti alla basilica. Forse pretendere che gli agenti non intervenissero era impensabile: così è iniziato il tentativo di sgombero dei manifestanti che ha portato disordini e momenti ad alta tensione in piazza Maggiore.”Nonostante la protesta fosse completamente pacifica, le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute sgomberando di peso tutti i presenti e portandoli a una postazione di polizia”, riferiscono su Ig gli attivisti.

“Una persona che stava riprendendo lo sgombero è stata buttata a terra e portata via di peso- denunciano poi- nonostante i suoi ripetuti tentativi di avvisare gli agenti di avere una caviglia slogata”. Alcune persone sono state quindi fermate dalle forze dell’ordine e portate al posto di polizia della piazza, dove hanno opposto resistenza passiva sdraiandosi a terra.

Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Extinction Rebellion Italia (@xritalia)

ANCHE A BOLOGNA BLITZ CONTRO BEZOS: IMBRATTATI GLI AMAZON LOCKERS

Proteste contro quello che è definito il matrimonio del secolo si sono registrate anche a Bologna, dove ha preso piede la protesta contro Jeff Bezos, fondatore di Amazon.. Sotto le Due torri il collettivo Municipi sociali ha infatti imbrattato oggi alcuni Amazon lockers in città, con vernice rossa e la scritta ‘No space 4 Bezos’. Il collettivo annuncia anche la propria presenza alla manifestazione contro Bezos in programma dopodomani, 28 giugno, in Laguna.

“BESOS NON È IL BENVENUTO IN TUTTA EUROPA”

“Bezos non è il benvenuto a Venezia- afferma il collettivo- ma nemmeno a Bologna e in tutta Europa. Facciamo nostro il grido che proviene dalle strade americane, dove si fa visibile la guerra civile globale permanente: no kings!”.Il mondo, sostiene il collettivo, è “gestito sempre di più da oligarchi”, per questo “quando nascono moti di rivolta contro di loro, è quella la parte in cui stare. Pensano di utilizzare le città come dei re, sequestrano Venezia in questo caso per il proprio matrimonio, si arrogano il diritto di utilizzare la forza, decidendo quando è il momento di muovere guerra e sganciare bombe, hanno il monopolio delle nuove tecnologie senza alcun diritto dalla nostra parte. Credono di essere padroni del mondo, ma in Europa dimostreremo che non è così”, concludono gli attivisti di Municipi sociali.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it