“Io so. Ma non ho le prove”. È il tema portante della sesta edizione di Ombre Festival, che sarà caratterizzata da Pierpaolo Pasolini a 50 anni dal suo omicidio. Il festival sulla legalità e la cultura diretto da Alessandro Maurizi quest’anno si svolgerà dal 19 al 27 luglio con 90 eventi suddivisi tra Viterbo e Bagnoregio con manifestazioni previste, nella città dei papi, a piazza della Repubblica, piazza del Gesù, piazza San Lorenzo. Intanto, ieri, è cominciato ‘AspettandoOmbre’, il pre-festival che si tiene anche oggi e domani, quindi il 3 e 8 luglio a Viterbo e Tuscania. Questa sera appuntamento con “Il destino di un bomber” con Andrea Carnevale e, domani, Luigi De Magistris su “Poteri occulti”. Il 3 luglio Dario Nardella, Daniele Leodori e Enrico Panunzi parleranno sul tema “La città universale, dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa”, mentre l’8 luglio si parlerà di “Fascismo in famiglia” con Barbara Serra. Ombre Festival 2025 proporrà personaggi di rilievo nazionale e internazionale che tratteranno del ruolo contemporaneo dell’intellettuale, delle sfide di legalità, di geopolitica, guerre internazionali e criminalità, passando per temi culturali e d’attualità. Tra i personaggi presenti, in ordine di programma a piazza della Repubblica: Massimo Erbetti, Natasha Stefanenko, Lorenzo Fruci, Rosella Lisoni, Claudio Pagliara, Italo Bocchino, Luigi Contu, Mario Giordano, Chiara Francini, Tiziano Scarparo, Renzo Paris, Luca Tescaroli, Maria Antonietta Gregori, Roberto Riccardi, Stefano Bartezzaghi, Massimo Lugli. A piazza del Gesù: Nino De Masi, Massimo Lugli, Luca Telese e Marianna Aprile, Mario Pireddu, Fabio Ciotti e Federico Meschini, Alessandro Sortino, Francesco Scaringella, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, Roberto Chiesi, Jacopo Rampini, Stefano Maccioni, Sabrina De Bastiani e Daniele Cambiaso, Franco Gabrielli, Gianluca Bigio, Carla Romanelli Crowther, Marco Buticchi, Danilo Contaldo e Andrea Koveos. In piazza San Lorenzo sono previsti grandi rappresentazioni tra cui: il 5 luglio ‘Harley-Davidson: passione, fratellanza e solidarietà’; il 19 luglio ‘Live Aid Legacy 2025’, dedicato ai 40 anni dal concerto più famoso della storia; il 20 luglio La Compagnia del Foro di Viterbo presenta ‘Una strada per due. Come si chiama: via Cassia o via Francigena?’; il 24 luglio ‘Legalità Capitale: mafie a Roma e risposte istituzionali’; il 25 luglio ‘La sicurezza in sicurezza. Legalità, prevenzione e ordine pubblico: il ruolo delle istituzioni e delle forze di polizia’ con il ministro Matteo Piantedosi, la vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna e il segretario generale del Siulp Felice Romano. Sempre il 25 luglio spazio alla genetista Marina Baldi con ‘La genetica forense tra mito e realtà: il difficile rapporto tra scienza e informazione in ambito giudiziario’. Il 5 agosto, come speciale, Ermal Meta presenta il libro Le camelie invernali. «Mi sento veramente a casa stando qui – ha detto in conferenza stampa Alessandro Maurizi – abbiamo intrapreso un percorso che si è interrotto per la pandemia e, dopo, lo abbiamo rilanciato a un livello importante. “Io lo so. Ma non ho le prove”, claim di questa edizione del festival, è un articolo che è uscito sul Corriere della Sera in cui Pasolini raccontava tutta la storia italiana dicendo che sapeva chi erano i responsabili delle stragi ma non aveva le prove. Ci piace che Ombre possa diventare un punto di convergenza della politica nazionale per creare un momento di riflessione sui grandi temi». «Ombre festival è un evento cui l’amministrazione è particolarmente affezionata – ha detto la sindaca Frontini – la polizia di Stato ispira questo festival sui temi del rispetto delle regole. Quest’anno si riconferma il supporto della Regione Lazio e di tutte le altre realtà, ringrazio Alessandro Maurizi con cui ogni anno ci impegniamo per fare crescere la qualità con il nostro supporto per quello che è possibile fare». L’assessore Alfonso Antoniozzi ha ringraziato Maurizi e ricordato che «con lui alla fine dello scorso festival parlavamo sul ruolo degli intellettuali nella società ai tempi di Pasolini e oggi e il prezzo che dovette pagare. Pasolini era un intellettuale scomodo, analizzava la società, ricordo un filmato di Pasolini in cui raccontava che il consumismo sarebbe riuscito a omologarci come non ha mai fatto la dittatura e aveva ragione». Presenti alla conferenza stampa anche Rosella Lisoni, che cura tutte le serate dedicata a Pasolini; l’assessora Elena Angiani; il vicepresidente del consiglio regionale Enrico Panunzi; Giovanni Accardo, dirigente della Polizia anticrimine, in rappresentanza del questore Luigi Silipo. Hanno parlato del ‘Live Aid 2025’ il produttore televisivo Carlo Cozzi e il consigliere comunale Massimiliano Urbani, mentre dell’evento di ieri sulla riforma della giustizia il giudice Iacopo Rocchi e Luigi Sini, presidente dell’ordine degli avvocati di Viterbo. |