SANTA MARINELLA – «Una sentenza che fa giurisprudenza, distinguendosi dalle mere proroghe bocciate dall’Ue. Il Tar del Lazio ha di fatto convalidato il “Metodo Santa Marinella”, blindando le concessioni fino al 2033 e ponendo fine all’incertezza per i gestori degli stabilimenti balneari». Si dice estremamente soddisfatto il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei nel commentare la recente sentenza. Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (sezione Quinta Ter) ha emesso una sentenza storica che mette un punto fermo sulle concessioni demaniali marittime a Santa Marinella. La decisione del Tar ha riconosciuto la piena validità del percorso intrapreso dal Comune, definendolo “l’unico dichiarato vincente” nel panorama nazionale. Questo approccio, radicalmente diverso dalle proroghe automatiche contestate dal Consiglio di Stato, assicura ai concessionari la certezza di operare fino al 2033, liberandoli dall’incubo della Direttiva Bolkestein. La sentenza stabilisce chiaramente che «le nuove concessioni rilasciate dal Comune di Santa Marinella sono inoppugnabili e non possono essere dichiarate nulle». Non una proroga automatica, ma una procedura “Costitutiva” La decisione del Tar si fonda su un punto cruciale che distingue l’operato del Comune di Santa Marinella dalle “mere proroghe automatiche” giudicate illegittime dall’Unione Europea in base alla direttiva Bolkestein. Il Tribunale ha infatti sottolineato che il Comune non si è limitato a una proroga passiva, ma ha avviato una “vera e propria procedura selettiva”, sebbene con modalità che, pur contestate, hanno generato atti con carattere “costitutivo”. Questa procedura ha incluso passi precisi e documentati: •Una delibera (la n. 237/2019) che ha autorizzato l’avvio di una “procedura pubblica e trasparente” per l’estensione delle concessioni. •L’approvazione e pubblicazione di avvisi (determina n. 1/2020) e schemi di domanda. •La pubblicazione di avvisi ai sensi dell’articolo 18 del Regolamento di esecuzione del Codice della Navigazione per le domande pervenute. •L’adozione di atti di estensione delle concessioni in assenza di domande concorrenti, basandosi su indirizzi operativi (delibera n. 75/2021). •L’annuncio di future procedure competitive (“gare”) per le concessioni in cui erano pervenute domande concorrenti. Acco perché le nuove concessioni sono inoppugnabili Il Tar ha ribadito che, avendo il Comune seguito questa complessa procedura e avendo gli atti avuto un carattere “costitutivo” (cioè modificando una situazione giuridica), essi erano annullabili, ma giammai nulli “tamquam non esset” (come se non fossero mai esistiti). Ciò significa che tali atti, pur potendo essere potenzialmente viziati rispetto ai requisiti di concorrenza e imparzialità europei (il “quomodo” dell’esercizio del potere, non il potere in sé), dovevano essere impugnati entro il termine perentorio di decadenza di 60 giorni. Poiché la società ricorrente, Bubbi s.r.l., e qualsiasi altro soggetto interessato non hanno impugnato gli atti entro questo termine, essi sono ora definitivi e inoppugnabili. La certezza del diritto prevale, e le concessioni di Santa Marinella rimangono valide fino al 2033. Tidei: «Una vittoria per tutta la comunità» Il sindaco Pietro Tidei ha accolto la notizia con entusiasmo: «Ho accolto la notizia della sentenza del Tar con immenso piacere – ha commentato – anzitutto per i concessionari che ora hanno la certezza che il loro stabilimento rimarrà ‘loro’ fino al 2033. Ma se mi permettete anche per me personalmente e per tutta la maggioranza che mi ha dato fiducia e mi ha seguito con coraggio su questa strada. Una strada originale, che ha portato risultati concretissimi”. Questa certezza permetterà ai balneari di “iniziare ad investire per migliorare i servizi e la loro qualità e rendere Santa Marinella turistica e i suoi arenili sempre più bella e competitiva a vantaggio di tutta la comunità”. Il sindaco non ha risparmiato una frecciata all’opposizione: «Avevano semplicemente torto. E lo dimostrano i fatti, e il Tar che ci ha dato ragione. Mi aspetto delle scuse, non tanto a me come sindaco, ma a tutta la comunità cittadina che avrebbero preferito ne uscisse danneggiata». Proroghe e Direttiva Bolkestein La direttiva Bolkestein mira a garantire la libera concorrenza e la libera circolazione dei servizi all’interno dell’Unione Europea. In base a questa direttiva, le concessioni di beni demaniali, come le spiagge, dovrebbero essere assegnate tramite procedure di gara aperte e trasparenti, evitando discriminazioni tra i diversi operatori economici. L’Italia ha più volte prorogato le concessioni balneari, creando una situazione di contrasto con la Direttiva Bolkestein e generando contenzioso. Il Consiglio di Stato e i Tar (Tribunali amministrativi regionali) si sono espressi sulla questione, dichiarando in molti casi illegittime le proroghe e ordinando l’avvio di gare pubbliche. Il governo italiano sta lavorando a una riforma delle concessioni balneari che tenga conto delle indicazioni della Commissione Europea e dei principi di concorrenza. Si prevede che le nuove gare per l’assegnazione delle concessioni saranno avviate nel prossimo futuro, con l’obiettivo di concludere le procedure entro il 2027. «Da tutto questo i gestori di Santa Marinella sono un passo oltre – spiega Tidei – e la a sentenza del Tar chiarisce inequivocabilmente che hanno superato la tempesta Bolkestein. Le nuove concessioni emanate dal Comune di Santa Marinella non possono essere dichiarate nulle e sono ormai definitivamente inoppugnabili». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |