Via libera alla ricerca del socio privato per Talete. Ieri è stata pubblicata la gara per la cessione del 40 per cento delle quote della società. A darne notizia è stato Alessandro Romoli, presidente dell’Egato. “Attraverso un confronto serrato tra tutte le amministrazioni locali appartenenti all’Ato 1 Lazio Nord Viterbo – ricorda in una nota – che ha permesso di analizzare e valutare in ogni dettaglio tecnico, economico, giuridico e amministrativo la gestione del servizio idrico integrato affidato in house providing alla società interamente pubblica Talete spa, sono stati concretizzati i presupposti per rilanciare un servizio pubblico essenziale, oggi in sofferenza, attraverso l’immissione nella compagine sociale dell’attuale gestore di un socio privato di minoranza (40%)”. Romoli sottolinea che “le evidenti criticità crescenti circa la mancanza di adeguate fonti di finanziamento, che hanno reso sempre più problematica la gestione del servizio idrico nel nostro territorio, ha imposto agli amministratori locali di individuare altre modalità di gestione che permettessero di mantenere comunque viva la Talete spa e sempre fermo il relativo controllo pubblico”. Il percorso, che si è avviato nel febbraio 2022 e consolidato in due anni di intenso lavoro attraverso l’adozione da parte della Conferenza dei sindaci e dei presidenti delle Province appartenenti all’Ato 1 dei molteplici atti e documenti tecnico-amministrativi previsti dalla vigente normativa, “si è concluso in data odierna (ieri ndr) con la pubblicazione del Bando della gara, da svilupparsi attraverso il dialogo competitivo, per la selezione del socio privato operativo di Talete spa e contestuale affidamento in concessione del servizio idrico integrato per l’Ato 1 Lazio Nord Viterbo”. “Per raggiungere questo obiettivo – prosegue Romoli – oltre al contributo fattivo degli uffici Ato e dei consulenti incaricati, è stato fondamentale il coinvolgimento di Invitalia (Agenzia nazionale per lo sviluppo degli Investimenti) che è stata individuata da tutti i sindaci del territorio come centrale di committenza e stazione appaltante qualificata – indispensabile per garantire una gestione ineccepibile di una procedura selettiva ad evidenza pubblica così complessa e determinante per il territorio |