NAPOLI – Si chiude il caso della taverna a Santa Chiara di Napoli: lo scorso 3 maggio, la titolare, Nives Monda, finì al centro dell’attenzione mediatica per le accuse di antisemitismo che le furono rivolte da due turisti israeliani che avevano consumato un pasto nel suo locale. Un diverbio tra Monda e gli israeliani fu ripreso in un video divenuto ben presto virale e i turisti denunciarono la ristoratrice. Dopo le indagini della procura di Napoli, il Pm chiese l’archiviazione, che è stata accolta dal gip, come ha annunciato l’avvocato Domenico Ciruzzi, che ha difeso Nives Monda con la collega Stella Arena, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamattina nella Taverna a Santa Chiara.
“Il gip ha disposto l’archiviazione del procedimento per non aver commesso il fatto. La conclusione del caso è questa: il fatto raccontato e diffuso non è stato commesso, non esiste”, ha detto Ciruzzi, spiegando come il giudice per le indagini preliminari abbia ritenuto “pienamente condivisibili” le ragioni addotte dal Pm.Nella richiesta di archiviazione veniva sostenuto come non ci fosse, nella condotta di Monda, “alcuna violenza o minaccia, al contrario di tutto quello che si è scritto e detto. Sono gli stessi querelanti – ha riferito il legale, leggendo alcuni passaggi dell’atto – a riferire come l’indagata non abbia mai minacciato direttamente le persone offese, non abbia avuto alcun tipo di contegno violento, circostanza confermata dallo stesso video prodotto in sede di querela, nel quale non vi è traccia di comportamenti minacciosi o violenti”. Inoltre, i due turisti “non vengono costretti ad allontanarsi dal ristorante in ragione della minaccia o della violenza, comunque non sussistenti, ma escono dal ristorante in ragione di una scelta volontaria”.
“NESSUNA AZIONE CON DISCRIMINAZIONE O ODIO RAZZIALE O RELIGIOSO”
Non si può, dunque, neanche contestare l’aggravante prevista dall’articolo 604 ter del codice penale, cioè applicabile a tutti quei reati commessi con le finalità di discriminazione etnica, razziale e religiosa: “Non risulta sussistente- scrive il Pm- un comportamento avente finalità di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso. L’indagata si limitava ad affermare una responsabilità morale dei querelanti, in quanto israeliani, con riferimento alla morte dei bambini palestinesi in ragione delle operazioni militari poste in essere dal governo di Israele”.L’altra legale, Arena, ha infine annunciato: “Ci riserviamo di agire nelle sedi che riterremo più opportune”, in particolare nei confronti di alcuni organi di informazioni che avrebbero “compiuto un reato nei confronti di Nives Monda, vittima di una gogna mediatica. Saranno citati perché ci sembra un dovere verso la città e, come giuristi, verso il diritto internazionale”.
LA RISTORATRICE: “IL SINDACO NON MI HA PROTETTA”
“Il sindaco non mi ha protetta”. A dirlo è Nives Monda, la titolare della Taverna a Santa Chiara di Napoli, che ha tenuto una conferenza stampa per annunciare l’archiviazione dell’inchiesta aperta dopo la denuncia di due turisti israeliani in seguito a una lite con la ristoratrice, avvenuta lo scorso 3 maggio, su quanto sta accadendo a Gaza.Monda ha parlato con i giornalisti di quanto avvenuto nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione di un video sullo scontro con gli israeliani e di alcuni articoli sulla vicenda. “Dopo 10 minuti erano iniziate le recensioni negative per la Taverna a Santa Chiara, dopo due ore ero su tutti i social, dopo tre ore ho ricevuto minacce di morte persino dal Brasile…”.
PRONTE QUERELE CONTRO ALCUNE TESTATE: “HO VISSUTO 36 ORE SENZA MANGIARE E DORMIRE”
Gli avvocati di Monda hanno annunciato querele nei confronti di alcuni organi di stampa. “Mi ha fatto male – dice la ristoratrice – l’insensibilità di chi mi ha sbattuta in prima pagina senza pensare che poteva diventare per me un motivo di fine. Ho vissuto 36 ore senza mangiare, senza dormire, a stento ho bevuto. L’articolo mi ha fatto male, ma anche l’atteggiamento del sindaco, che non mi ha protetta. Io sono un’abitante e sono stati protetti i turisti, perché? Anche prima di appurare come fossero andate le cose, a prescindere. La città è anche degli abitanti, io sono una lavoratrice di questa città, mi aspettavo di essere contattata. I turisti sono stati ricevuti, si dice siano stati portati in giro, mentre io non ho ricevuto telefonate fino a martedì. Da degli amministratori pubblici mi aspettavo che ci fosse responsabilità”.Di quanto avvenuto ha parlato anche l’avvocata Stella Arena, che difende la titolare di Taverna a Santa Chiara con il collega Domenico Ciruzzi: “Dall’amministrazione locale ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso, più vicino alla nostra assistita, non come quello visto nei giorni immediatamente successivi”.
“ORA MANFREDI SI IMPEGNI PER ATTUARE LA MOZIONE PER GAZA”
Monda chiede ora al sindaco Gaetano Manfredi di “impegnarsi per attuare la mozione sulla crisi umanitaria a Gaza approvata all’unanimità dal Consiglio comunale. Quelli contenuti nella mozione non devono essere impegni vaghi: il punto adesso è dare seguito a quanto si dice, e cioè interrompere gli accordi con Israele”.
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