VENEZIA – Cambiamenti in vista per il sistema di classificazione del pericolo valanghe: prossimamente nei bollettini di previsione del pericolo valanghe, il livello massimo non sarà più definito “molto forte” ma “estremo”. Inoltre, sarà identificato da un nuovo colore, il rosso scuro. Nuove descrizioni tecniche collegheranno i cinque livelli di pericolo ai fattori di valutazione. “Sicurezza del manto nevoso” e “Probabilità di valanghe” saranno sostituite da “Evento valanga” e “Dimensioni o impatto della valanga”. Verrà inserita una nuova ‘colonna’ di avviso per gli escursionisti che fornirà indicazioni pratiche di comportamento. Per i livelli di pericolo più alti, focus sulla gestione delle crisi. Sono le novità che arrivano dal Castello di Seggau in Austria dove, dal 22 al 26 giugno scorsi, si è tenuta la 22esima assemblea generale dell’Eaws (European avalanche warning service), che ha visto la partecipazione di oltre 90 esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui Andorra, tutti i Paesi alpini e dei Carpazi, Spagna, Gran Bretagna, Finlandia, Canada, Stati Uniti e Ucraina.
L’evento Eaws, organizzato dal Dipartimento della Protezione civile e della Difesa nazionale della Provincia della Stiria, in collaborazione con Geosphere Austria-Ufficio Regionale di Graz, è servito a fare il punto sul lavoro svolto dai Servizi Valanghe dal 2022 al 2025 e delineare le nuove linee guida tecniche in materia di prevenzione e comunicazione del pericolo valanghe. Al summit c’era anche il Servizio MeteoMont dell’Arma dei Carabinieri, che ha contribuito con presentazioni tecniche relative al monitoraggio nivometeorologico, all’evoluzione del bollettino valanghe italiano e alla digitalizzazione dei sistemi di previsione e comunicazione. Mentre fuori faceva caldissimo, dunque, nel Castello i Carabinieri erano impegnati a guardare già alla stagione invernale: “Il lavoro preventivo, infatti, permetterà di non trovarsi impreparati con l’inizio delle nevicate e dei fenomeni”, fa sapere l’Arma diffondendo un report sul summit in Austria. Durante l’assemblea, è stata confermata la nomina del capo del Centro nazionale Meteomont nel Technical advisory board dell’Eaws.
Il Servizio Meteomont dei Carabinieri, inoltre, con alcuni dei suoi militari, partecipa ai gruppi di lavoro dell’Eaws dedicati a comunicazione del grado di pericolo, revisione della scala del pericolo, formazione dei profili tecnici e traduzione delle linee guida nei bollettini nazionali con termini tecnici adeguati.
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