ROMA – Il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, ha respinto con 360 voti contrari, 175 favorevoli e 18 astenuti la mozione di censura contro la Commissione Ue, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen. La mozione era stata presentata da 73 eurodeputati, primo firmatario il romeno del gruppo dei Conservatori e riformisti, Gheorghe Piperea. Al voto hanno preso parte 553 eurodeputati.
“Sulla mozione di sfiducia noi siamo stati coerenti nel bocciare la peggiore Commissione della storia europea. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia invece sono passati dal ‘mai inciuci con la sinistra’ a fare da stampella a Ursula Von der Leyen unendo i loro voti a quelli dei Verdi europei e dei Socialisti. Che brutta fine”, scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
“L’elenco dei disastri di questa Commissione europea è lunghissimo: nell’ultimo anno ha sposato il riarmo anziché una prospettiva di pace in Ucraina, non è intervenuta con decisione per impedire il genocidio a Gaza, ha abbandonato l’industria al proprio destino, ha rinnegato gli impegni ambientali, tagliato i fondi di coesione destinati alle regioni del Sud e adesso si appresta a penalizzare le nostre imprese accettando dei dolorosissimi dazi da Trump senza reagire. Giorgia Meloni è complice di tutto questo perché non c’è provvedimento al Parlamento europeo che non passi senza la firma dei suoi europarlamentari. Le politiche di Ursula Von der Leyen sono contrarie all’interesse nazionale e questo sarà ancora più evidente settimana prossima quando verrà presentato il bilancio pluriennale e i tagli ai nostri agricoltori e alle nostre Regioni. Prima va a casa questa Commissione meglio è, la nostra vittoria è solo rinviata”, conclude la nota.
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