CIVITAVECCHIA – Sarà la professoressa Giovannina Corvaia a guidare il nuovo Istituto scolastico nato dall’accorpamento dello Stendhal e del Calamatta, due tra gli istituti più storici e rappresentativi della città. La nomina, resa pubblica lunedì, affida alla professoressa Corvaia – già dirigente del Calamatta – la guida di una realtà scolastica che si preannuncia complessa e articolata, ma anche ricca di potenzialità. Il nuovo istituto, che in fase di dimensionamento prenderà temporaneamente il nome di “Stendhal-Calamatta”, avrà sede legale in via della Polveriera, presso l’attuale struttura del Calamatta. A decidere se mantenere questo nome o avviare la procedura per una nuova intitolazione sarà il futuro Consiglio d’Istituto. I numeri parlano chiaro: 1.483 studenti, 177 docenti, 54 unità di personale ATA, 20 indirizzi di studio tra tecnici e professionali, oltre a due percorsi per adulti e due percorsi carcerari. «Sono contenta dell’incarico ricevuto dall’Ufficio scolastico regionale – ha commentato Corvaia – sono consapevole dell’impegno che mi aspetta, ma anche delle grandi competenze che posso trovare all’interno dei due istituti». Un incarico che la dirigente definisce «un onore, una responsabilità e una sfida», consapevole della solidità e della professionalità del corpo docente. «Abbiamo a disposizione docenti preparati e personale competente, che hanno sempre lavorato bene, nonostante le difficoltà legate al segmento scolastico a cui spesso ci rivolgiamo». Determinante anche il clima di collaborazione con l’ex dirigente dello Stendhal, Maria Federici: «Abbiamo iniziato a lavorare insieme da dicembre, indipendentemente da chi sarebbe stato nominato. Quello che all’inizio poteva sembrare un torto, oggi lo affrontiamo con spirito costruttivo. Ci siamo rimboccati le maniche per far sì che il nuovo anno scolastico parta nel modo migliore possibile». Una nuova realtà, quindi, che nasce in città nonostante le polemiche degli scorsi mesi dopo la decisione della Regione di accorpare i due istituti e degli ultimi giorni, quando il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Viterbo contro il piano regionale di dimensionamento scolastico riguardo il Carmine. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: trasformare l’Istituto Stendhal-Calamatta in un punto di riferimento per la formazione tecnica e professionale del territorio, puntando sulla ricchezza degli indirizzi e sulla forza del personale. Un primo passo importante, in attesa di una nuova identità condivisa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |