ROMA – “Sì alla ricostruzione, ma non dimentichiamoci delle persone e della costruzione della pace, che è la cosa fondamentale per poter poi ragionare su qualsiasi tipo di ricostruzione in Ucraina”: è l’appello di Gianpiero Cofano, segretario generale dell’Associazione papa Giovanni XXIII, alla vigilia della Conferenza per la ripresa che si terrà a Roma.
Secondo il governo italiano, che organizza l’appuntamento insieme con l’esecutivo di Kiev, domani e dopodomani i partecipanti dovrebbero essere circa 5mila. Stimate in 2mila poi le aziende, con anche rappresentanze delle Regioni e dei territori, oltre che della società civile.
“Incontrarsi per discutere della ricostruzione è un segno importante di vicinanza che diamo al popolo ucraino” premette Cofano. “Questo significa non lasciarli da soli, ma non possiamo dare precedenza unicamente alla ricostruzione delle strade e dei ponti: dobbiamo ricostruire la fiducia, stare vicini a queste persone con azioni serie di welfare”.
Associazione papa Giovanni XXIII fa riferimento alla rete di Focsiv, la Federazione degli organismi di volontariato internazionale di ispirazione cristiana. “Da anni”, sottolinea Cofano, “attraverso i suoi soci la Federazione è impegnata in azioni umanitarie di sostegno, vicinanza, dialogo e pace con i suoi enti in Ucraina”.
Secondo il segretario generale, “ciò significa non abbandonare e, soprattutto in un momento in cui i bombardamenti si fanno più intensi, portare un segnale di pace”.
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