CIVITAVECCHIA – «Sono pronto a consegnare tutta la documentazione alla Guardia di Finanza, per ripercorrere l’intero iter. Sto lì non per mia volontà. Mi ci ha messo l’amministrazione. E ci resterò per dieci anni, come da bando. Ma sono in regola». Mario Benedetti, imprenditore civitavecchiese, replica con chiarezza all’esposto firmato da un cittadino 82enne contro l’installazione del chiosco bar collocato pochi giorni fa sul marciapiede centrale di viale Garibaldi, all’altezza di via Cialdi. Un intervento che ha riacceso il dibattito sull’utilizzo degli spazi pubblici nel cuore del lungomare cittadino, tra chi denuncia un “pugno nello stomaco” che ostacola la passeggiata e il passaggio dei disabili, e chi invece sottolinea il paradosso di una Marina deserta, senza chioschi né attrazioni. Benedetti: “L’esposto? Il cittadino ha ragione” Benedetti non nega le criticità: «L’esposto dice il vero: il chiosco effettivamente intralcia. Ma io l’ho detto fin dall’inizio. Avevo subito spiegato all’amministrazione che ci sarebbero stati grossi problemi, soprattutto per il marciapiede e la rampa dei disabili». Una consapevolezza condivisa, sostiene, anche in sede istituzionale: «C’è stato un sopralluogo con il comandante della Polizia Locale, l’assessore all’Urbanistica Enzo D’Antò, il consigliere Giancarlo Cangani e i tecnici comunali. Ho spiegato a tutti le difficoltà che oggi si sono puntualmente verificate». L’imprenditore racconta di aver presentato quattro richieste per sistemarsi lungo viale Garibaldi, tre delle quali respinte. «A marzo ho anche chiesto di poter aprire dal 1° aprile in piazza degli Eventi, in attesa di una sistemazione alternativa. Ma alla fine sono stato collocato lì, nel punto stabilito dal bando estivo e autunnale che prevede la permanenza per dieci anni. Ho pagato tutto il dovuto. E da sopralluogo risulta che il chiosco non ingombra né crea intralcio». Infine, un invito diretto all’anziano firmatario dell’esposto: «Lo rispetto e lo capisco. Per questo lo invito a venire da me: gli spiegherò tutto. Perché è giusto sapere come stanno le cose». Un paradosso, quello del chiosco al viale, che continua a far discutere, con la Marina che nel frattempo resta invece una landa deserta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |