A quota 2.173 metri, nella stazione intermedia di Pavillon della funivia panoramica di Courmayeur che porta sul punto più alto d’Italia, c’è una tana di marmotta a ‘misura d’uomo’: aperta dal 10 luglio, completamente ipogea, è dedicata a bambini e ragazzi per, dicono da Skyway Monte Bianco annunciando la novità, “con l’obiettivo di permettere loro un percorso immersivo all’interno di spazi e cunicoli che rievocano l’esperienza di vita sotterranea delle marmotte. L’esperienza ha una doppia valenza: culturale, riguardante ad esempio il letargo, l’alimentazione e i cicli di vita annuali delle marmotte, ma anche uno scopo ludico, permettendo di giocare nei cunicoli e divertirsi all’interno della tana, come le marmotte insegnano”. Un oblò trasparente “offre la possibilità di emergere dal terreno, nella stagione estiva, imitando la reale fuoriuscita delle marmotte dalla tana”.
Il progetto è stato seguito dallo studio di Officina 82, con il team di architetti, da Nuova Sicmi per la parte metallica della struttura, la progettazione dei legni è stata a cura di Studio Arredi ed il movimento del cantiere da parte di Jean Marc Chanoine. I materiali scelti per la costruzione dell’installazione, acciaio e legno, “sono riciclabili e facilmente smaltibili”.
All’interno c’è anche un’installazione dell’artista Vincenzo Romanelli: scultore di Firenze, rappresenta la quinta generazione di scultori della famiglia, specializzato in sculture di animali selvatici, sicuramente a seguito della sua vita in campagna e immerso nella natura, egli ha riprodotto una marmotta che veglierà sulla Tana. Mentre all’ingresso si trovano le piccole marmotte scolpite doll’artista valdostano Siro Vierin, che ha utilizzato essenze lignee pregiate e adatte a resistere all’esterno.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it