ROMA – È di dieci morti, tra cui sei bambini, il bilancio delle vittime di un bombardamento dell’esercito israeliano su un punto di distribuzione dell’acqua, avvenuto oggi nel campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza. È quanto riporta l’agenzia di stampa Wafa. Fonti mediche hanno confermato inoltre, che solo da questa mattina 27 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani in tutta la Striscia, 18 dei quali solo a Nuseirat.
L’aggressione israeliana in corso su Gaza dall’ottobre 2023 ha finora provocato almeno 57.882 vittime palestinesi e oltre 133.095 feriti. Intanto, secondo quanto riportato da Al Jazeera, l’Euro-Med Human Rights Monitor ha chiesto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sia sottoposto ad un procedimento penale per complicità nel genocidio visto il suo sostegno al meccanismo di distribuzione degli aiuti GHF a Gaza. Nella dichiarazione dell’organizzazione, con sede a Ginevra, si legge: “Euro-Med Monitor esorta tutti gli Stati con giurisdizione territoriale o universale ad avviare indagini penali immediate contro tutte le persone associate all’organizzazione o alle sue società di sicurezza private appaltate, a ritenerle responsabili dei loro ruoli nei crimini commessi contro i palestinesi a Gaza, in particolare uccisioni intenzionali, fame e trattamenti crudeli o degradanti”. Nella sua lunga lettera, Euro-Med Monitor chiede alla comunità internazionale anche “di imporre sanzioni economiche, diplomatiche e militari a Israele per le sue gravi e sistematiche violazioni del diritto internazionale. Ciò include un divieto globale di esportazione o importazione di armi, pezzi di ricambio, software e beni a duplice uso; un arresto immediato di tutte le forme di sostegno politico, finanziario, militare, di intelligence e di sicurezza a Israele; il congelamento delle risorse finanziarie appartenenti a funzionari politici e militari coinvolti in crimini contro i palestinesi; l’imposizione di divieti di viaggio su di loro; la sospensione delle società militari e di sicurezza israeliane dai mercati internazionali; il congelamento dei loro beni nelle banche internazionali; e la sospensione dei contratti commerciali”.
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