ROMA – Durante il terzo set della finale di Wimbledon, un Carlos Alcaraz visibilmente in difficoltà non riesce a contenere la delusione.
Di fronte a un Jannik Sinner in stato di grazia, lo spagnolo si rivolge al suo angolo con parole cariche di frustrazione: “È nettamente superiore a me, gioca meglio di me da ogni posizione”. Un lamento ripetuto, quasi ossessivo, che riflette la tensione del momento.
Alcaraz aveva iniziato la partita nel migliore dei modi, portando a casa il primo set. Ma dal secondo parziale in poi, l’altoatesino ha cambiato marcia, prendendo il controllo del match e costringendo il numero uno spagnolo a rincorrere. Senza mai perdere lucidità, Sinner ha fatto valere la sua solidità e aggressività da fondo campo, chiudendo l’incontro con un netto 4-6, 6-4, 6-4, 6-4.
La frustrazione di Alcaraz è diventata l’immagine simbolo di una finale che ha sancito, forse, il definitivo salto di qualità di Jannik Sinner.
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