ROMA – È stata ridotta a 10 anni, 11 mesi e 25 giorni la condanna per Gabriele Natale Hjorth, l’uomo accusato dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 a Roma, nel quartiere Prati. Trentacinque anni, si era da poco sposato ed era appena tornato dal viaggio di nozze. La decisione è arrivata durante il terzo processo d’Appello, disposto dalla Cassazione lo scorso marzo.
I giudici hanno accolto la richiesta della Procura Generale di abbassare di 5 mesi la pena: la sentenza di Appello bis, infatti, stabiliva una condanna di 11 anni e 4 mesi. Hjorth è accusato di concorso in omicidio e sta scontando la pena ai domiciliari nella casa della nonna a Fregene.
Nel 2021, la sentenza di primo grado aveva tuonato la parola ergastolo per lui e l’amico Finnegan Lee Elder, quest’ultimo ritenuto esecutore materiale del delitto. Per entrambi, la pena è stata ridotta in appello a 22 e 24 anni. Nel 2023, la Cassazione ha ordinato un nuovo processo. Elder è stato condannato in via definitiva lo scorso novembre a 15 anni e 2 mesi.
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