CIVITAVECCHIA – «Come si fa a pensare alla statua del bacio o alla barriera soffolta, quando ci sono persone costrette a percorrere 150 km al giorno per curarsi da un tumore?». È la denuncia, amara e accorata, rilanciata sui social dall’Adamo onlus che accompagnano quotidianamente i malati oncologici verso i centri di radioterapia di Roma e Viterbo. Una richiesta di accelerare sul progetto per la radioterapia al San Paolo perché, come sottolineano, a tre mesi dall’incontro pre-pasquale con le istituzioni, le promesse restano parole. Nessun aggiornamento pubblico, nessuna spiegazione. «Non lo devono dire a noi, ma alla popolazione intera. Siamo ansiosi, sì, ma stiamo parlando di tumori». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |