ARRIVA ‘ARCADIA’, NUOVA NAVE MAGGIORE RICERCA ISPRA
Arriva ‘Arcadia’, la nuova nave oceanografica dell’Ispra, progettata per studiare, monitorare e proteggere gli ecosistemi marini del Mediterraneo. Tecnologie all’avanguardia, missioni scientifiche multidisciplinari e un obiettivo chiaro: raccogliere dati, costruire conoscenza e orientare le politiche ambientali verso un futuro più sostenibile. Il suo varo è previsto per giugno 2026, ma la sua missione è già cominciata: è il cuore operativo del progetto Marine Ecosystem Restoration, il più grande investimento del Pnrr per la tutela dell’ambiente marino, con una dotazione di 400 milioni di euro. Il programma vuole mappare e ripristinare ecosistemi sommersi spesso invisibili, ma fondamentali per il clima, la biodiversità, l’economia.
ITALIA E UCRAINA INSIEME PER QUALITÀ ARIA KIEV
Un finanziamento da 2,3 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo progetto strategico in Ucraina, dedicato a un tema di massima priorità per il Governo di Kiev: il monitoraggio della qualità dell’aria, gravemente impattata non solo dall’inquinamento industriale, ma anche dalla guerra ancora in corso. È quanto prevede il progetto di cooperazione nell’ambito del Memorandum d’intesa per lo sviluppo sostenibile tra ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano e il ministero della Protezione Ambientale e delle Risorse Naturali dell’Ucraina, approvato a margine della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina, ospitata a Roma.
IN TOSCANA PRIMO PIPISTRELLO ITALIANO MONITORATO CON GPS
Da Pistoia alla periferia di Firenze, fino a Empoli ed entroterra urbano: sono questi i principali spostamenti compiuti dal primo pipistrello italiano dotato di localizzatore Gps, un individuo appartenente alla specie Nyctalus leisleri, comunemente nota come nottola minore o nottola di Leisler. A ricostruire il percorso dell’animale, gli studiosi dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche, che hanno collaborato con il Max Planck Institute tedesco e l’Oasi Dynamo, un’area gestita dal Wwf e situata nell’Appennino pistoiese. L’esemplare tracciato nell’ambito dell’indagine è un maschio ritrovato in una delle batbox posizionate nell’Oasi, rinominato ‘Ugo’. Individuare i pattern di migrazione, spiegano gli scienziati, è fondamentale per capire come le aree di foraggiamento e gli spostamenti siano influenzati, ad esempio, dai cambiamenti climatici e dai pericoli urbani.
IL LAGO D’ORTA COME ECOSISTEMA A IDROGENO
Il lago d’Orta si candida a diventare un completo ecosistema a idrogeno. Un assetto che valorizza la naturale attitudine del luogo al turismo sostenibile. L’occasione è stata ‘Hydrogen Innovation – Ecosistemi a idrogeno’, prima giornata italiana interamente dedicata all’idrogeno sulle rive di un lago, con l’obiettivo appunto di promuovere la collaborazione tra settori e mettere in luce come le tecnologie legate all’idrogeno possano supportare ecosistemi sostenibili, integrando infrastrutture, mobilità e sviluppo locale. L’evento ha dato la possibilità di scoprire, per esempio, un innovativo motoscafo a idrogeno da utilizzare in un contesto turistico. E poi l’albergo che può fregiarsi del titolo di primo hotel a idrogeno utilizzato per il riscaldamento e per generare acqua calda senza produrre emissioni ma soprattutto senza ossidi di azoto, tra i principali responsabili dell’inquinamento dell’aria nella Pianura Padana.
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