ROMA – “Sono deluso da lui, ma non ho ancora chiuso con lui, però sono deluso da lui”. E’ una danza, un balletto. Un passo avanti, mezzo indietro. Trump ha offerto un nuovo supporto bellico all’Ucraina, tramite la Nato, e ha minacciato dazi del 100% alla Russia se entro 50 giorni non firmerà un accordo per fermare gli attacchi in Ucraina. Un lasso di tempo pericolosamente coincidente con le previsioni di vittoria sul campo di Putin. Ma no – dice ancora il presidente degli Stati Uniti in una lunga intervista telefonica alla Bbc – non è pronto alla rottura, mentre gli organi di stampa del governo russo lo sfottono platealmente disegnandolo mentre spara bolle di sapone.
Trump ora dice di aver pensato di aver raggiunto un accordo con Putin sull’Ucraina “quattro volte”. “Abbiamo fatto un accordo quattro volte e poi torni a casa e vedi che hanno appena attaccato una casa di cura a Kiev. E allora, che diavolo era tutto questo?”. Basterebbe per non fidarsi più… “Per essere sincero, non mi fido quasi di nessuno”.
“Faremo una bella conversazione. Gli dirò: ‘Bene, penso che siamo vicini a farcela’, e poi lui abbatterà un palazzo a Kiev.”
Riguardo alla Nato ha aggiunto che è “molto ingiusto perché gli Stati Uniti hanno pagato quasi il 100% del costo, ma ora devono pagare i propri conti”. E sull’articolo 5 (la difesa collettiva in fase di attacco ad uno Stato membro) dice che “Sì, penso che la difesa collettiva vada bene”.
Trump ha anche parlato di come il suo rapporto con i leader europei sia cambiato nel corso degli anni: “Forse non è tutta fortuna. Col passare degli anni, hanno imparato a conoscermi. Non è un gruppo facile da conquistare. Sono persone intelligenti che guidano Paesi di grande, grande successo in generale. Ho imparato a conoscerli e penso che siano arrivati a rispettarmi, a rispettare me e il mio processo decisionale”.
Gli chiedono se sopravvivere al tentato assassinio lo abbia cambiato: “Non mi piace pensare se mi abbia cambiato. Pensarci potrebbe cambiarmi la vita”.
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